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Coronavirus

Vaccini e polemiche

Andrea Crisanti: "Oggi non farei il vaccino, ma non sono contrario"

"Facciamolo prima approvare e poi vediamo i dati" afferma il direttore di microbiologia e virologia dell'università di Padova

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"Mi è stata fatta una domanda: lei lo farebbe oggi? Oggi il vaccino non lo farei perché ci sono solo dati relativi agli annunci delle aziende e perché oggi non ci sono le conoscenze sufficienti". Così Andrea Crisanti, direttore di microbiologia e virologia all'Università di Padova.

"Quando la comunità scientifica l'avrà vagliato - ha detto Crisanti - me lo faccio. Non capisco dove sia il problema. Io sono uno dei firmatari-proponenti della vaccinazione antinfluenzale, come faccio ad essere contrario a un vaccino? Questa è una autentica strumentalizzazione. Io sto dicendo che per fare un vaccino, io personalmente, voglio che sia approvato e voglio vedere i dati". 

Le reazioni
Sul vaccino "innanzitutto dovremo aspettare la certificazione dell'ente regolatorio. È vero che è andato tutto molto veloce, ma è anche la prima volta che sono stati messi così tanti finanziamenti, ed è la prima volta che vengono trovati dei volontari per la sperimentazione in un tempo così rapido. È la prima volta che il mondo si confronta con qualcosa di nuovo. Quindi credo che Crisanti su questo sbagli: il vaccino sarà sicuro. Quando arriverà il vaccino, e io rientrerò nelle categorie che possono farlo subito, lo farò". Cosi' il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, a Rainews24.

"Le affermazioni del professor Crisanti sul vaccino anti-Covid sono gravissime. Insinuare dubbi sulla scientificità dei vaccini è anacronistico e fuorviante per la gente". Lo scrive l'infettivologo Matteo Bassetti su facebook. "Credo che la comunità scientifica tutta insieme dovrebbe prendere le distanze - aggiunge Bassetti - da ciò che è stato detto. Questo è il suo pensiero e si deve assumere tutte le responsabilità in un momento del genere dove il Paese ha bisogno di essere unito".

"Se ci fosse un vaccino contro Covid-19 oggi, o il primo vaccino oggi in Italia commercialmente  disponibile, lo farei senza la minima esitazione, tanto per essere molto diretti". A precisarlo è il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli. L'esperto, tornando sulle polemiche sollevate da alcune dichiarazioni del virologo Andrea Crisanti, sottolinea: "A maggior ragione questo dovere morale e questa sensibilità deve permeare il personale esposto a rischio professionale e al rischio poi di diventare sorgente di contagio per chi ci affida il bene più prezioso che ha, cioè la salute propria e dei propri congiunti".