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Coronavirus

"Siamo in piena emergenza, ancora contiamo i morti"

Di Maio: "Arrivate 50 milioni di mascherine, ora non capisco la polemica"

Anche la diplomazia sta lavorando in tutto il mondo per garantire un afflusso costante e consistente di mascherine in Italia. Il ministro Di Maio smorza le polemiche: "Non ora, stiamo ancora contando i morti"

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"Io non riesco a capire come si possa fare polemica in questo momento quando si stanno contando i morti". Così risponde il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante l'intervista al Tg5 a una domanda sulle polemiche da parte dell'opposizione sul piano sanitario. Riguardo alle mascherine il ministro ribadisce che "dal primo momento insieme agli ambasciatori e ai consolati in tutto il mondo stiamo reperendo mascherine e ventilatori per aiutare i nostri medici e i nostri infermieri". "Ad oggi sono arrivate 50 milioni di mascherine - ha aggiunto - la distribuzione non compete al ministero degli Esteri, ma abbiamo richiesto che a distribuire fosse l'esercito e da tre giorni i nostri militari stanno portando mascherine in tutta Italia". ​

Oggi arrivati 16 milioni di pezzi
"Solo oggi in Italia sono arrivati oltre 16 milioni di mascherine dall'estero. Nel dettaglio: 10,2 milioni di mascherine a Malpensa, 3 milioni a Fiumicino, 3 milioni a Bologna. Che si aggiungono agli oltre 30 milioni di mascherine arrivate nelle scorse settimane nel nostro Paese e che servono a tutelare donne e uomini in prima fila nei nostri ospedali. Tutto il personale del ministero degli Esteri continua a lavorare per reperire altri dispositivi sanitari che una volta arrivati in Italia verranno sdoganati dal personale dell'Agenzia dogane e monopoli e consegnati alla Protezione civile, che si occupa in prima persona della distribuzione sul territorio nazionale". Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Spenderemo quanto serve
"Siamo di fronte a una crisi economica senza precedenti. Abbiamo detto che spenderemo tutti i soldi che servono per gli aiuti". In merito agli italiani all'estero, il titolare della Farnesina ha rivolto un "appello alla responsabilità. Non esiste che italiani con sintomi da coronavirus si mettano in aereo e tornino in Italia rischiando di contagiare. Restino all'estero e li aiuteremo a curarsi lì".