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Coronavirus

Gran Bretagna

Covid, Johnson ai britannici: estrema cautela a Natale

Il premier britannico non revoca il 'rilassamento', ma frena

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Il Natale "è un momento dell'anno d'immensa importanza spirituale ed emotiva", ma in questo 2020 la gente deve "esercitare una cautela estrema" nei contatti con gli altri. Lo ha ribadito oggi pomeriggio il premier britannico Boris Johnson in un briefing a Downing Street di aggiornamento sull'emergenza Covid.

Nell'incontro, il premier ha insistito di non voler revocare - malgrado le polemiche e le pressioni di diversi esperti - l'alleggerimento delle limitazioni sulle riunioni familiari fino a un massimo di tre nuclei non conviventi promesso da tempo per i 5 giorni fra il 23 e il 27 dicembre in tutto il Regno Unito; ma ha evocato linee guide comunque più severe sull'attuazione di questo controverso 'rilassamento' temporaneo.

Johnson si è limitato del resto a richiamarsi "alla responsabilità" dei suoi connazionali anche nei giorni festivi, definendola "vitale". Ha poi ripetuto che la minaccia del coronavirus è ancora presente nel Paese, come altrove, pur sottolineando i progressi della campagna di vaccinazioni antiCovid avviata dal Regno in anticipo su tutti gli altri Paesi occidentali e aggiungendo di non avere "alcun dubbio" sul fatto che gradualmente si stia "vincendo la battaglia".

Riguardo ai vaccini, il premier Tory ha infine confermato che in una settimana nel Paese ne sono stati somministrati già quasi140.000 (108.000 in Inghilterra) e  - rinnovando la polemica contro i no vax -  ha elogiato tutti coloro che vi si stanno sottoponendo.