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MONDO

Ieri colloqui a Kiev

Crisi Ucraina, vertice per cessate il fuoco a Mosca con Merkel, Hollande e Putin

L'Europa persevera nella ricerca di una soluzione diplomatica per il conflitto ucraino. Ieri tappa a Kiev, per incontrare Poroshenko, oggi secondo round a Mosca per l'asse franco-tedesco che ha in serbo un piano di pace segreto e "accettabile per tutti, in grado di garantire l'integrità territoriale dell'Ucraina", per usare le parole di Hollande. Intanto il conflitto infuoca le zone dell'est: 19 morti in 24 ore. 

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La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande sono a Mosca per sottoporre a Vladimir Putin un piano di pace per l'Est dell'Ucraina, dopo l'escalation di violenze degli ultimi giorni.  Ieri il piano è stato al centro dei colloqui con il presidente ucraino Petro Poroshenko.

Mentre gli Stati Uniti stanno valutando quella militare e cioè "fornire armamento difensivo e sistemi" alle truppe di Kiev, l'Europa vuole ancora giocare la carta della diplomazia per risolvere il conflitto ucraino.

Da un lato c'è quindi il segretario di Stato americano John Kerry, che ha detto che per la Casa Bianca l'opzione di fornire all'esercito ucraino armi "letali" è ancora sul tavolo. Dall'altro l'asse franco-tedesco, con un piano ancora segreto - "accettabile da tutti e basato sull'integrità territoriale dell'Ucraina", per usare le parole di Hollande - che trova per ora il favore di Poroshenko.

Ancora top secret, deve essere oggi valutato da Mosca che ha fatto sapere di essere pronta ad un "dialogo costruttivo". Al centro del colloquio Merkel-Hollande-Putin ci sarà anche la possibilità di inviare caschi blu nella regione del Donbass.

Mosca: armi letali a Kiev, "danno colossale" nelle relazioni Usa-Russia
Il Cremlino ha espresso subito con durezza la sua posizione riguardo l'opzione Usa di armare le truppe di Kiev. Scenario, questo, che vede contraria anche l'Italia. Ieri infatti il ministro della Difesa Roberta Pinotti, al termine della riunione Nato, ha fatto notare che "in un momento in cui c'è un'escalation sarebbe una misura che ulteriormente la rafforza, un incentivo all'aumento della temperatura".

Kerry intanto si è affrettato ad assicurare che l'Occidente non cerca il conflitto con la Russia ma che questa deve dimostrare concretamente di lavorare per il cessate il fuoco. Tuttavia, i capi delle diplomazie di Usa e Russia, Kerry e Serghiei Lavrov, si incontreranno domani a Monaco di Baviera a margine della Conferenza internazionale sulla sicurezza. Lo riferisce una fonte diplomatica all'agenzia Tass. E' probabile che la crisi ucraina sarà al centro dei colloqui.

Nato: 5 mila uomini sul fronte orientale
A Bruxelles i ministri della Difesa della Nato si sono riuniti per decidere come rafforzare la propria presenza sul fianco orientale: l'obiettivo è la creazione di una nuova forza di 5.000 uomini e sei centri di comando in altrettanti Stati membri nell'Europa centro-orientale.

"E' la risposta all'azione aggressiva della Russia che ha violato la legge internazionale e annesso la Crimea", ha spiegato il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg. Le decisioni si inseriscono nel contesto più ampio della modernizzazione della cosiddetta Forza di reazione rapida creata nel 2003 - che attualmente di 13mila uomini - e che ora viene portata a 30mila uomini. I sei centri di comando dovrebbero essere ospitati nei tre Paesi Baltici e in Polonia, Romania e Bulgaria.

Il conflitto in Ucraina: 10 mesi di combattimenti, 5 mila morti
Nell'est dell'Ucraina ci sono state 19 vittime solo nelle ultime 14 ore e la situazione è particolarmente testa a Debaltseve, il nodo ferroviario che collega Lugansk e Donetsk, assediata dai ribelli filorussi. Putin intanto - con un provvedimento di routine che non rassicura certo dai timori di un riacutizzarsi del conflitto- ha richiamato i riservisti. Per fare fronte alle necessità dei civili travolti dagli scontri, dagli Usa sono arrivati aiuti per 16 milioni di dollari.

Aperto corridoio umanitario
Intanto, è stato aperto un corridoio umanitario proprio nella zona di Debaltseve per permettere l'evacuazione dei civili. Lo fanno sapere i separatisti. Eduard Basurin, un rappresentante del ministero della Difesa dei ribelli di Donetsk, riferisce un accordo con Kiev per una tregua dalle 9 del mattino alle 18.