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TECH

La cyber war potrebbe aiutare i conti della 'major'

'The Interview' al cinema e on demand: comunque vada sarà un successo

Uscirà in circa 200 sale americane il film 'The Interview': un successo assicurato, affermano in molti, anche se si tratta di una commedia senza pretese. Sony conferma che il film sarà disponibile anche on demand. Mentre in Corea del Nord internet funziona a intermittenza, in Giappone, casa madre di Sony, il primo ministro convoca una task force per prevenire attacchi informatici 

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New York
Sony Pictures Entertainment ha fatto marcia indietro, autorizzando negli Stati Uniti l'uscita, pur limitata, del controverso 'The Interview', commedia sul leader
nordcoreano Kim Jong-un che, tra l'altro, mette in scena la sua morte. Il film uscirà il giorno di Natale in "più di 200 sale" cinematografiche, secondo un portavoce di Sony Pictures, mentre normalmente avrebbe dovuto essere distribuito in circa 2.500 cinema.  Anche il presidente Barack Obama "plaude alla decisione della Sony di autorizzare la proiezione del film" 'The Interview' a Natale, ha sottolineato la Casa
Bianca in una nota.

"Continueremo parallelamente gli sforzi per assicurarci che oltre alle sale anche le piattaforme di distribuzione via internet", diffondano il film, ha spiegato la direzione generale della Sony, confermando le notizie secondo cui il film sarà disponibile on demand. Il successo di pubblico della pelicola, aggiungono in molti, sembra più che assicurato dalla vasta eco che la vicenda ha avuto.

Sony Pictures Entertainment ha anche rilanciato su YouTube il promo del film, con la data d'uscita originale, il 25 dicembre
 

 
Blackout in Corea
Intanto continua a intermittenza il blackout di internet in Corea del Nord. Alcuni siti nordcoreani sono andati offline per il secondo giorno consecutivo, ha scritto l'agenzia di notizie Yonhap. Il principale portale di propaganda di Pyongyang, Uriminzokkiri - il cui server si trova nella città cinese di Shenyang - è rimasto inaccessibile per diverse ore.
 
L'interruzione che ha interessato l'intera rete del Paese si inserisce in un misterioso contesto di 'cyberguerra' tra Washington e Pyongyang, tra attacchi informatici prima e minacce terroristiche poi alla Sony, per l'arrivo nei cinema della commedia 'The Interview'.

Il Giappone si prepara 
E anche il Giappone, casa madre della Sony, temendo di essere un obiettivo di attacchi informatici nell’eventualità di una escalation del caso Sony Pictures negli Usa, ha cominciato a lavorare per mettere al sicuro le proprie infrastrutture di base, hanno detto funzionari della Corporation a Tokyo. Finora l’attacco hacker alla filiale statunitense è stato visto in Giappone come un problema americano, ma dopo la presa di posizione del presidente Barack Obama, che ha accusato la Corea del Nord per l’attacco promettendo una risposta “nei tempi e luoghi che abbiamo scelto”, il governo di Tokyo si sta muovendo anche a livello diplomatico.
Esperti di cyber difesa e vertici governativi, secondo quanto riferisce la stampa locale, sono stati convocati dal primo ministro Shinzo Abe per valutare ogni possibile minaccia, tra cui cyber attacchi alla rete elettrica, alle forniture di gas e ai sistemi di trasporti.