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TECH

No di Silicon Valley, soddisfatti i big della Rete

Neutralità della Rete a due velocità

La Federal Communication Commission Usa approva proposta di legge che, se approvata, vieterà di bloccare o rallentare i siti ma nel contempo renderà possibili accordi: chi paga un extra avrà una 'corsia preferenziale'. Ed è polemica. Obama: tutelerò internet libero e aperto

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Washington
Gli Stati Uniti potrebbero andare verso internet a due velocità. La Federal Communication Commission ha approvato la proposta che vieta ai provider internet di bloccare o rallentare alcuni siti, ma ha lasciato libera la strada ad accordi fra provider e siti per una 'corsia preferenziale' a fronte di un pagamento extra. La proposta è stata avanzata da Tom Wheeler, presidente della Fcc nominato da Barack Obama. 

Obama monitora
Un forte "sostenitore della neutralità della rete e di internet aperto", che valuta tutte le opzioni possibili per tutelare un internet libero e aperto. Il presidente americano, Barack Obama, scende in campo nel dibattito sulla proposta della Federal Communication Commission che, vietando ai provider internet di bloccare o rallentare alcuni siti ma consente accordi fra provider e siti per una 'corsia preferenziale' a fronte di un pagamento extra. "La Fcc è un'agenzia indipendente e valuteremo attentamente la proposta - afferma la Casa Bianca -. Monitoreremo il processo nella speranza che la norma definitiva rifletta il vero spirito della neutralità della rete". 

Applausi e fischi
Approvata con tre voti a favore e due contrari, la proposta della Fcc consente a colossi come Google, Facebook e Netflix di chiudere accordi con provider di servizi internet, quali At&t e Verizon, per assicurarsi che i loro contenuti arrivino ai
consumatori senza ritardi, anche durante le ore di picco.

Una proposta bocciata dalla Silicon Valley, che si oppone fermamente, e sostenuta dai big delle telecomunicazioni, che considerano necessari i pagamenti extra per i collegamenti veloci per poter investire in connessioni più veloci per i consumatori.

Puristi e scettici
Davanti alla sede della Fcc un centinaio di persone si sono radunate con cartelloni per 'salvare internet' contro la proposta della commissione perché crea disuguaglianze nella rete.

Il via libera alla proposta non significa comunque che diventerà subito legge: la misura sarà sottoposta a un periodo di commenti e osservazioni pubbliche, repliche e  adozione di eventuali suggerimenti. In tutto di quattro mesi prima che la versione definitiva venga messa a punto.
   
Anche la commissione che l'ha approvata è risultata spaccata: se il voto ufficiale, tre a favore e due contrari, riflette le divisioni fra reppublicani e democratici, è anche vero che i democratici che l'hanno approvata si sono dichiarati scettici.