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MONDO

Dibattito aperto

Gli Stati Uniti delle armi: i numeri e le lacune legislative

La tragedia di Las Vegas e l'arsenale del killer Stephen Paddock riaccendono la discussione sulla detenzione da armi da fuoco

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Usa, esercitazioni da armi da fuoco
La più grave sparatoria della storia degli Stati Uniti ha inevitabilmente riacceso il dibattito sul possesso delle armi in terra americana. Da un un'analisi di confronto tra Usa e resto del mondo condotta dalla CNN, emerge il rapporto quasi morboso degli americani nei confronti delle armi da fuoco. Una dipendenza che li porta ad essere i più "attrezzati", ma anche quelli più a rischio.

Primato Usa
Secondo un rapporto del 2009 dell'Istituto di Giustizia nazionale, il numero di armi da fuoco disponibili in America si aggira attorno ai 310 milioni, quasi la metà del numero complessivo mondiale (650 milioni). Lontanissima, al secondo posto,  l'India, che si ferma a 46 milioni. Il 48% dei possessori di armi nel mondo è statunitense.

89 americani su 100 con un'arma in casa
Gli americani hanno più armi pro-capite di qualsiasi altro Paese al mondo. Su 100 statunitensi, 89 detengono un'arma in casa. Lo rivela uno studio del Pew Center, secondo cui il 48% degli americani è cresciuto in una casa con una pistola nel cassetto, il 66% ne ha più di una e i tre quarti dei possessori afferma di non poter vivere senza. I più armati dopo i cittadini Usa, anche qui a distanza siderale, sono quelli dello Yemen (55 su 100) e della Svizzera (46 su 100).

90 stragi in meno di 60 anni
Il 31% delle sparatorie avviene negli Stati Uniti. La strage di Las Vegas ha scalzato per numero di vittime quella di Orlando del 2016 in cui persero la vita 49 persone. Nel 2007, 32 tra studenti e professori morirono nel massacro del Virginia Tech. Secondo uno studio dell'università dell'Alabama, sebbene la popolazione statunitense copra meno del 5% di quella mondiale, dal 1966 al 2012 gli Usa hanno pianto 90 stragi. Seguono le Filippine con 18 e la Russia con 15.

Più armi, più omicidi
Il tasso di omicidi con pistola è il più alto tra i paesi sviluppati. Uno studio del 2010 pubblicato sull'American Journal of Medicine sostiene che il tasso di omicidi per mezzo di una pistola è 25,5 volte più alto negli Usa rispetto a qualsiasi altro Paese sviluppato. A rafforzare il rapporto, i dati dell'Organizzazione mondiale della Salute, secondo cui nel 2010 un americano aveva una probabilità 51 volte più alta rispetto a un britannico di essere ucciso da un'arma da fuoco..

Armi modificate
Oltre al loro possesso, un'altra discussione aperta negli States dopo la strage di Las Vegas riguarda la modifica delle armi per renderle ancora più letali. Il killer Stephen Paddock, infatti, avrebbe acquistato due dispositivi che servono a trasformare le armi semi-automatiche in armi automatiche. La differenza risiede nel fatto che con una semi-automatica bisogna premere il grilletto per ogni colpo, mentre con una automatica si spara, fino all'esaurimento delle munizioni, semplicemente tenendo il grilletto premuto. Questo comporta che, con un'arma automatica, si possono sparare dai 400 agli 800 colpi al minuto.

Buchi legislativi
Questi dispositivi usati per modificare le armi si trovano in una "zona grigia" dal punto di vista legale: diffusamente venduti, stanno attirando le critiche e le preoccupazioni di cittadini e autorità. Per esempio, la senatrice californiana Dianne Feinstein da tempo si batte per abolire questi dispositivi. 

I democratici: commissione ad hoc per modificare la legge
Nonostante Trump abbia detto che non è il momento per parlare di una legge sulle armi, i democratici hanno rinnovato le loro richieste al Congresso. In questo senso, la leader del Senato Nancy Pelosi ha chiesto allo speaker della Camera Paull Ryan una commissione ad hoc per lavorare a una nuova normativa e ritirare il progetto di legge per facilitare l'uso dei silenziatori.