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POLITICA

Assemblea nazionale Liberi e Uguali

Grasso: da noi cose serie, non favole come Renzi su canone

"Abbiamo annunciato i criteri attraverso i quali insieme decideremo le candidature - ha spiegato il Presidente del Senato - Abbiamo un codice etico che non include solo l'aspetto giudiziario". Boldrini: disuguaglianze male più grande del nostro tempo

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"Faremo proposte serie e concrete, a differenza delle irrealizzabili favole che raccontano gli altri partiti. Renzi ha detto che vuole abolire il canone Rai dopo averlo messo in bolletta pochi mesi fa. Berlusconi ne ha dette così tante in 25 anni, scegliete voi la più clamorosa. Salvini per qualche voto in più se la prende con lo Ius Soli, e il MoVimento 5 Stelle cambia sempre idea. Noi siamo l'unica alternativa credibile". Così il presidente del Senato e leader di Leu Pietro Grasso, parlando all'Assemblea Nazionale all'hotel Ergife di Roma.

"Ci aspettano alcune settimane di intensissimo lavoro, è solo l'inizio del percorso per cambiare l'Italia - ha proseguito Grasso - La crisi economica ha tolto opportunità ai nostri figli e ai nostri nipoti. I populismi soffiano sulle paure, indeboliscono la nostra comunità e noi abbiamo il coraggio di reagire e porre rimedio. Siamo gli eredi degli uomini e delle donne che 70 anni fa ci liberarono del fascismo".

"Siamo pronti a lottare fino in fondo per realizzare i principi della nostra costituzione. Dobbiamo partire da quel meraviglioso articolo 3: quei valori sono condivisi dalla maggioranza del nostro Paese, pure da Papa Francesco. Devono essere il cuore pulsante del nostro progetto politico", ha detto ancora il presidente del Senato.



Sulle candidature, Grasso poi sottolinea: "Abbiamo annunciato i criteri attraverso i quali le decideremo insieme. Abbiamo un codice etico che non include solo l'aspetto giudiziario: per rappresentarci non basta non avere guai giudiziari come dice la legge Severino, noi vogliamo portare in parlamento uomini e donne rispettati e rispettabili". 

Grasso infine parlando delle tasse universitarie spiega: "Le aboliremo tutte", ricordando che la misura costa 1,6 mliardi. E poi annuncia la lotta al precariato: "La nostra battaglia sarà far tornare prevalenti i contratti a tempo indeterminato. Serve un nuovo contratto a tutele crescenti, che reintroduca le garanzie tolte dal Jobs Act".

Boldrini: disuguglianze male più grande del nostro tempo
"Vogliamo riportare al voto le persone deluse da quella sinistra che ha smesso di essere sinistra, che si è persa per strada. Recuperare i voti di chi non crede più nella politica". Così Laura Boldrini dal palco dell'Ergife. Ed ha aggiunto: "Il primo partito è quello delle schede bianche ma a sbagliare è stato chi con la propria politica ha deluso quelle persone. Persone spinte tra le braccia del populismo, una protesta miope, anacronistica e pericolosa. Non abbiamo bisogno di odio ma di buona politica. Una politica - ha rimarcato - capace di combattere il male più profondo, quello delle diseguaglianze".


Molto duro il commento della Boldrini sullo Ius soli: "Io a fine legislatura sono rimasta amareggiata: la legislatura  si è conclusa con un grande tradimento per la legge per lo ius soli, sono stati traditi 800mila ragazzi e ragazze. Ha avuto la meglio una sconcertante subalternità politica alla destra, è stata una decisione miope", ha aggiunto. Infine la Boldrini ha messo in guardia sul pericolo delle fake news: "Gli spacciatori di menzogne - ha detto - non sono dei buontemponi, sono gruppi organizzati che hanno un'agenda politica, con l'obiettivo di manipolare i cittadini".

Di Maio: mai alleanze con LeU
"Non discuteremo mai di alleanze con chi ha avuto il 'coraggio' di piegare i regolamenti parlamentari per consentire alle banche di intascare 7,5 miliardi di euro dei cittadini italiani". Luigi Di Maio, in collegamento con i consiglieri comunali siciliani di Caltanissetta, ha risposto alla domanda su un'eventuale interlocuzione con Laura Boldrini (Leu). Della presidente della Camera, Di Maio "non ha alcuna stima politica, giudizio ulteriormente aggravato dalla totale incapacità di gestire l'aula di Montecitorio in questi cinque anni" spiegano dallo staff.