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MONDO

Per la Ue l'Iran non sta rispettando gli accordi sul nucleare

Intelligence Israele: Teheran avrà uranio per arma nucleare entro quest'anno

Ancora una manciata di mesi per ottenere l'uranio arricchito necessario per realizzare la prima bomba atomica e poi due anni per perfezionare un missile in grado di poterla trasportare. Per l'intelligence israeliana l'Iran entro l'anno entrerà in possesso di un'arma atomica

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L'Iran avrà un quantitativo sufficiente di uranio arricchito per produrre un'arma nucleare entro la fine di quest'anno. E' quanto afferma l'intelligence militare israeliana in un rapporto che traccia le stime per il 2020, secondo quanto riporta il quotidiano Haaretz. Tuttavia, l'intelligence israeliana ritiene che Teheran non possieda ancora un missile in grado di trasportare una testata nucleare e che occorreranno almeno due anni prima che l'Iran sia in grado di sviluppare queste capacità.

Due anni per il missile
La stima dell'intelligence israeliana, ha riferito Haaretz, è che alla fine del 2020 l'Iran avrà 40 chili di uranio arricchito al 90% necessario per produrre una singola bomba atomica. Ad ora, secondo le informazioni a disposizione dell'intelligence, Teheran è al livello del 4% di arricchimento e a metà anno sarà al 20% che rappresenta il 70% del processo produttivo della bomba. A fine anno l'Iran potrà raggiungere l'ammontare di uranio arricchito necessario per una sola bomba, ma questa acquisizione non è che il primo passo. Il successivo è quello di produrre un missile in grado di portare una testata nucleare. La stima dell'intelligence è che a questo stadio l'Iran non possieda missili di questo tipo e neppure capacità di ricerca. Si ritiene quindi che per raggiungere questo livello occorrano per gli iraniani almeno due anni di sviluppo e produzione.

Ue: "L'Iran non rispetta l'accordo"
Intanto proprio in queste ore Gran Bretagna, Francia e Germania hanno comunicato di voler avviare il meccanismo di risoluzione delle dispute proprio in merito all'accordo sul nucleare iraniano. "Non significa che saranno applicate delle sanzioni a Teheran" dice l'alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrel, a Strasburgo. Londra, Parigi e Berlino hanno fatto sapere di voler avviare il meccanismo di risoluzione delle dispute come previsto dall'accordo sul nucleare iraniano del 2015, per contestare alla Repubblica islamica le violazioni dell'accordo.

Le violazioni non possono restare senza risposta
"Il nostro scopo è chiaro: vogliamo conservare l'accordo e arrivare a una soluzione diplomatica all'interno dell'intesa" ha chiarito il ministro degli esteri tedesco Heiko Mass. "Chiediamo all'Iran di prendere parte in modo costruttivo al processo negoziale" ha proseguito il ministro, perché "le violazioni dell'Iran sull'accordo sul nucleare non possono rimanere senza risposta e per questa ragione, insieme a Francia e Gran Bretagna, abbiamo deciso di attivare il meccanismo di risoluzione delle controversie previsto dall'accordo".