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ECONOMIA

Gentiloni: occupazione fa registrare 'dati record'

Istat: continua boom occupati a termine, al top dal '92

Nel complesso si assiste a un maggiore ingresso nell'occupazione dei disoccupati, soprattutto tra i giovani, di individui con elevato livello di istruzione, e tra i residenti nel Nord

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Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre rimane stabile all'11,2% rispetto al trimestre precedente e diminuisce di 0,4 punti in confronto a un anno prima. Lo rileva l'Istat sottolineando che nei dati di ottobre 2017, in termini congiunturali, i tassi di disoccupazione e di inattività 15-64 anni rimangono stabili

​Nel confronto tendenziale si accentua la riduzione degli inattivi di 15-64 anni (-300 mila in un anno) e del corrispondente tasso di inattività (-0,6 punti). La diminuzione dell'indicatore è diffusa per territorio, riguarda entrambi i generi, di più gli over 50, e coinvolge soprattutto quanti vogliono lavorare (le forze di lavoro potenziali). Le variazioni degli stock sottintendono significativi cambiamenti nella condizione delle persone nel mercato del lavoro, misurati dai dati di flusso a distanza di dodici mesi.

Nel complesso si assiste a un maggiore ingresso nell'occupazione dei disoccupati, soprattutto tra i giovani, di individui con elevato livello di istruzione, e tra i residenti nel Nord. Crescono anche le transizioni dallo stato di inattività verso la disoccupazione, soprattutto per le forze di lavoro potenziali; tra gli scoraggiati l'aumento delle transizione è anche verso l'occupazione.

Dal lato delle imprese si confermano i segnali di crescita congiunturale della domanda di lavoro, con un aumento delle posizioni lavorative dipendenti pari all'1% sul trimestre precedente, sintesi della crescita sia dell'industria sia dei servizi. Del medesimo segno sono le variazioni delle ore lavorate per dipendente, che crescono rispetto al trimestre precedente (+0,4%) e su base annua (+0,1%), mentre continua la flessione del ricorso alla Cassa integrazione. Proseguono, inoltre, i segnali di crescita nel tasso dei posti vacanti, che aumenta di 0,1 punti percentuali sul trimestre precedente. In termini congiunturali si registra un aumento dello 0,3% delle retribuzioni e dello 0,7% degli oneri sociali e, quale loro sintesi, una crescita dello 0,4% del costo del lavoro.

Continua boom occupati a termine
Prosegue il boom degli occupati a termine anche nel terzo trimestre dell'anno - rileva l'Istat - spiegando che nel periodo in esame i dipendenti a termine sono quasi 2,8 milioni (2,784 milioni), al top dall'inizio della serie iniziata nel quarto trimestre del 1992. Nel terzo trimestre salgono del 3,9% rispetto al trimestre precedente, e del 13,4% rispetto allo stesso trimestre del 2016.

Gentiloni: occupazione fa registrare "dati record"
L'occupazione fa registrare "dati record" ha commentato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. "Ancora oggi registriamo dall'Istat dati positivi in termini di occupazione totale, un tasso del 78,1%, record per gli ultimi anni in Italia e negli ultimi nove mesi ulteriori 300mila posti di lavoro", ha spiegato.