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MONDO

L'annuncio durante il Queen's Speech

Ue, la Regina Elisabetta II conferma referendum entro il 2017

Nel frattempo il Regno Unito rinegozierà la sua relazione con l'Unione europea. Linea dura del governo britannico contro l'immigrazione illegale

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Il Governo britannico lavorerà ad una legge per indire un referendum, sulla permanenza del Paese nell'Unione europea, che si svolgerà entro il 2017. Lo ha annunciato ufficialmente la Regina Elisabetta II in occasione del tradizionale discorso (Queen's Speech) a Westminster in cui la sovrana illustra il programma dell'esecutivo di David Cameron per la prossima legislatura. Nel frattempo, ha spiegato la Regina senza fornire ulteriori dettagli, "rinegozieremo la nostra relazione con l'Ue con l'obiettivo di giungere ad una riforma dell'Unione europea a beneficio di tutti gli Stati membri". 

Il Primo Ministro britannico aveva affermato che il discorso della Regina avrebbe definito ''la chiara visione di quello che il Paese può essere''. La legge che introduce il referendum sulla permanenza nell'Ue, uno dei provvedimenti più attesi nel Regno Unito, secondo i media britannici avrà un iter parlamentare preferenziale, affinché venga approvata in tempi rapidi. Tuttavia, è prevista una forte opposizione, soprattutto da parte dei nazionalisti scozzesi. Cameron conta di arrivare ad un voto popolare dopo i negoziati con Bruxelles sul rimpatrio dei poteri ed entro la fine del 2017.

Al centro del Queen's Speech anche la nuova legge sull'immigrazione. Altre misure contenute nel discorso sono la nuova devolution scozzese e la legge contro il fondamentalismo. 

La legge sull'immigrazione illegale, "estradizione immediata"
Il governo britannico "introdurrà nuove misure per il controllo dell'immigrazione", ha affermato Elisabetta II nella Camera dei Lords. Tra le misure previste e in parte già annunciate nei giorni successivi alla vittoria elettorale dei Conservatori del 7 maggio, l'introduzione del reato penale di "lavoro illegale" che consentirà alle autorità di sequestrare gli stipendi dei lavoratori immigrati impiegati illegalmente. Inoltre, è prevista la creazione di un ufficio di polizia specializzato, la chiusura delle agenzie di collocamento che impiegano solamente lavoratori provenienti dall'estero e l'obbligo per le banche di agire sui conti correnti degli immigrati irregolari.

Alle aziende che utilizzano manodopera straniera, ha spiegato la Regina, verrà invece imposta una nuova tassa sui visti dei lavoratori immigrati per finanziare programmi di apprendistato per i lavoratori britannici e dei Paesi Ue. Il disegno di legge che il governo Cameron presenterà al Parlamento nei prossimi mesi estenderà a tutti i casi di immigrazione illegale il regime di estradizione immediata e la possibilità di ricorrere in appello solo dopo l'esecuzione della misura. In pratica, quanto già previsto per chi è accusato di reati penali gravi.

L'intervento della Regina segna l'apertura ufficiale del nuovo Parlamento britannico uscito dalle elezioni del 7 maggio. Come ricorda la Bbc, è la prima volta dal 1996 che l'esecutivo di Sua maestà è del tutto espressione del partito conservatore.