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ITALIA

Ragusa

L'auto della madre di Loris ripresa vicino al Mulino. Il giallo dei "6 minuti" di troppo

Secondo l'autopsia il piccolo sarebbe stato legato proprio con le fascette con cui sarebbe stato ucciso. Il padre in tv: "Veronica è una mamma speciale"

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Due telecamere riprendono l'auto della madre di Loris, la mattina di sabato 29 novembre, impiegare nove minuti per percorrere un tratto di strada vicino al Mulino Vecchio, che invece si percorre in tre minuti. Lo hanno accertato gli investigatori che ora vogliono capire che cosa sia accaduto in quei sei minuti di troppo.

E quando è stato ucciso, o poco prima, a Loris sono stati legati i polsi, in modo da tenergli le mani attaccate l'una all'altra. Gli esami autoptici hanno accertato segni evidenti, provocati probabilmente dalle stesse fascette utilizzate per ucciderlo, solo sulla parte superiore di entrambi i polsi.

Intanto, gli elicotteri di polizia e carabinieri stanno sorvolando ancora le campagne attorno a Santa Croce Camerina nella speranza di individuare dall'alto il punto dove potrebbe essere stato gettato lo zainetto del bambino, il cui cadavere è stato ritrovato in un fosso in contrada Mulino Vecchio. L'ipotesi degli investigatori è infatti che lo zainetto blu con le cinghie gialle sia stato gettato da qualche parte o dall'assassino o da qualcuno che potrebbe averlo aiutato.  

"Veronica è una mamma speciale, non voglio che si infanghi il nome di mia moglie". A una settimana dalla morte del figlio, Davide Stival affida al Tg5, tramite l'avvocato Francesco Villardita, la difesa della moglie. "Abbiamo già tanto dolore", aggiunge l'uomo chiedendo ai giornalisti di "non mostrare più le foto dei bambini" e ai cittadini di Santa Croce la "collaborazione". "Chi sa parli - conclude - Aiutateci e dateci al più presto nostro figlio".