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ITALIA

Si prevede una domenica difficile

Marche travolte dal maltempo, Senigallia sott'acqua: 2 vittime

La Regione Marche ha chiesto lo stato di calamità. Il premier Renzi chiama il governatore Spacca. Al lavoro centinaia di uomini

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Sono due le vittime del maltempo nelle Marche. E’ stato dichiarato morto l’anziano inizialmente disperso nella piena del fiume Misa, a Borco Bicchia di Senigallia, mentre la moglie è riuscita a sfuggire alla violenza delle acque. A morire anche un altro anziano, per arresto cardiaco. 

I disagi nella regione 
Una giornata nera, quella segnata dalla bomba d’acqua che ha travolto le Marche: un centinaio di ragazzi sono rimasti bloccati per ore in una scuola e poi tratti in salvo dai Vigili del Fuoco. Strade interrotte, caselli della A14 chiusi, frane, ponti telefonici fuori uso, blackout. Gli sfollati sono centinaia: la Protezione ha fatto arrivare una colonna mobile e allestito 300 posti letto per chi è rimasto senza casa.

Senigallia in ginocchio 
La più colpita è la zona di Senigallia, ma in tutta la regione ci sono migliaia di persone senza luce, costrette ad affrontare un’emergenza che ha visto esondare i fiumi Esino, Cesano, il Foglia, il torrente Triponzio e gonfiato tanto l’Ete tanto che si teme che si ripeta una tragedia come nel 2011, quando persero la vita due persone. I 170 mm di pioggia hanno danneggiato utto, dai ponti alle attività commerciali e industriali. Difficile dire quando si potrà ripartire. In serata la città di Senigallia è spaccata a metà dal fiume Misa, una città fantasma ricoperta di fango e detriti. Il sindaco Maurizio Mangialardi ha invitato gli abitanti a non uscire di casa a meno che non ci siano emergenze. Al lavoro il 118, il Soccorso Alpino, la Protezione Civile, i volontari: idrovore, gommoni e forze di supporto sono arrivate anche dall’Emilia Romagna e dall’Abruzzo. La Croce Rossa ha inviato i suoi mezzi anfibi. Il governatore Gian Mario Spacca li ha ringraziati personalmente.

La solidarietà di Renzi, Alfano e Boldrini 
Solidarietà, vicinanza, promessa di aiuti “tempestivi” dal governo per affrontare l’emergenza. Il premier Matteo Renzi ha chiamato il governatore Gian Mario Spacca al termine di una giornata in cui ha chiesto il riconoscimento dello stato di calamità e garantito che si tiene "in contatto costante" con il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli. “Vicina alle famiglie colpite e ai volontari” anche il presidente della Camera Laura Boldrini e il ministro dell’Interno Angelino Alfano che ha assicurato il massimo sforzo da parte delle prefetture delle Marche.

Domenica a rischio 
La domenica si prospetta difficile: previsioni non confortanti, vento contrario che soffia dal mare. Sono al termine della situazione di emergenza si potrà iniziare la conta dei danni.

Geologi: scarsa prevenzione
Intanto il consigliere nazionale dell'Ordine dei geologi Piero Farabollini muove pesanti critiche alla macchina della prevenzione: "Nelle Marche il dissesto idrogeologico si attiva appena dopo poche gocce di pioggia. Stiamo pagando perché non si sta facendo nulla di serio e programmatico, nulla che favorisca la qualità e l'efficacia degli interventi di prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico e come al solito non si parla mai di prevenzione".

Maltempo anche nel Lazio e e nel Molise 
Anche fuori dai confini marchigiani il maltempo non dà tregua. Nel Lazio, a Fiuggi, è crollata la parte centrale del Palaterme, all’interno non c’era nessuno ma 600 persone avevano appena lasciato una struttura. Nel Molise grandine e piogge violente, a Termoli la capitaneria di porto ha emesso l’avviso di burrasca.