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EUROPA

Riunione ad Atene

Migranti, Lamorgese: "Prevedere meccanismi operativi di solidarietà"

Nella 'due giorni' della Med 5 Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta concordano per una ripartizione equa dei migranti in Unione europea

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di Tiziana Di Giovannandrea
Italia, Grecia, Spagna, Cipro e Malta, i paesi in prima linea e di prima accoglienza delle persone migranti e dei richiedenti asilo politico, si sono riuniti in una 'due giorni', ad Atene, per discutere delle linee comuni sul nuovo Patto europeo sulle migrazioni ed asilo.

Ai lavori del 'Med-5' ad Atene hanno partecipato i ministri dell’Interno di Italia, Grecia, Spagna, Cipro, Malta quindi la nostra ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese e i suoi omologhi spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, greco, Notis Mitarachi; cipriota, Nikos Nouris e maltese Byron Camilleri. 

Due le cose fondamentalmente emerse dai lavori: creazione di meccanismi operativi di solidarietà tra i membri della Ue ed equità nella ripartizione dei migranti in tutta Europa.

La ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al termine dei lavori del 'Med-5' ha dichiarato: "Uno dei temi prioritari è quello di prevedere meccanismi operativi di solidarietà in grado di partire già nei prossimi mesi, sulla base delle Intese definite a Malta nel settembre 2019". "Nel negoziato sul Patto europeo – ha aggiunto la titolare del Viminale – permane uno squilibrio tra le misure di responsabilità e quelle sulla solidarietà. Il nostro obiettivo principale rimane quello di riequilibrare questi due aspetti fondamentali del Patto e, pertanto, sono grata alla Grecia che ci ha consentito, insieme a Spagna, Cipro e Malta, di consolidare una posizione unitaria. C’è una forte esigenza di mantenere unito il fronte dei Paesi mediterranei per orientare, con spirito costruttivo e di collaborazione con tutti i Paesi membri, i negoziati sul nuovo Patto europeo immigrazione e asilo". Nel corso dei lavori del 'Med-5', il ministro Lamorgese ha condiviso con i colleghi dei Paesi mediterranei di incentivare gli sforzi posti in essere dalla Commissione per l’avvio di accordi strategici di partenariato, strumenti chiave per lo sviluppo economico sostenibile nei Paesi di origine e di transito dei flussi migratori e per la definizione di un sistema europeo dei rimpatri.

Italia, Spagna, Grecia, Cipro e Malta inoltre hanno promosso una dichiarazione congiunta in cui chiedono all'Unione Europea una ripartizione più equa della responsabilità in materia migratoria e sottolineano la necessità che il futuro Patto europeo sulle migrazioni e l'asilo "articoli una cooperazione reale e più efficace".

Nel testo concordato i cinque ministri rilevano che esistono "considerevoli squilibri nei testi legislativi proposti, che ancora sono lontani dall'essere governati pienamente dal principio di solidarietà e ripartizione equa della responsabilità, così come viene stabilito nell'articolo 80 del Trattato istitutivo dell'Unione Europea". "Dobbiamo garantire una solidarietà europea effettiva rispetto a tutti i migranti e richiedenti l'asilo, indipendentemente dal modo in cui hanno raggiunto il territorio dell'Ue, tenendo conto della necessità di stabilire un meccanismo di ricollocazione automatico e obbligatorio", affermano. Al tempo stesso, i paesi firmatari pongono l'accento sulla necessità di una cooperazione reale ed efficace con i paesi di origine e transito, l'unica forma per "evitare i movimenti primari e secondari, il traffico di migranti e le perdite di vite".

Un'altra delle richieste consiste nella creazione di un meccanismo europeo di ritorno gestito in modo centralizzato, che sia coordinato dalla Commissione europea e sostenuto dalle agenzie Ue coinvolte, come Frontex. 

Grande-Marlaska, per la Spagna, ha sottolineato che la riunione è stata "fondamentale per rafforzare la nostra posizione negoziale, mantenere ferma la nostra unione e parlare con una sola voce in difesa degli interessi dei paesi di primo arrivo. La Spagna, in coordinamento con gli altri paesi del Med5, e in contatto permanente con gli altri stati membri e le istituzioni dell'Ue, mantiene una posizione negoziale che poggia sulla difesa di una politica europea comune in materia di migrazioni, asilo e frontiere, rispettosa dei principi e dei valori dell'Ue", ha dichiarato.

Il nuovo Patto sulla migrazione, presentato dalla Commissione europea, prevede una cooperazione più stretta con i Paesi di origine dei migranti con aiuti allo sviluppo, investimenti, commercio e un rafforzamento dei canali di immigrazione legale.