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TECH

Altre defezioni a Barcellona

Coronavirus, anche Sony e Amazon rinunciano a Mwc, la Fiera dello smartphone

Dopo Lg, Ericsson e Nvidia, altri due grandi nomi della tecnologia rinunciano alla partecipazione al Mobile World Congress. L'organizzazione aumenta le misure di precauzione sanitaria, la sindaca catalana Colau invita a non diffondere allarmismi. Sono oltre 20 gli appuntamenti internazionali cancellati o rinviati per la paura del coronavirus

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La giapponese Sony si aggiunge all'elenco di aziende che, a causa del coronavirus, rinunciano a partecipare al Mobile world congress (Mwc), la più grande fiera della telefonia mobile, in programma dal 24 al 27 febbraio a Barcellona. "Abbiamo preso la difficile decisione di ritirarci dall'esposizione", informa l’azienda una nota, in cui aggiunge che la prevista conferenza stampa del 24 febbraio si farà, "ma in video, tramite il nostro canale ufficiale su YouTube". Via dalla fiera di Barcellona, lo annuncia lunedì, anche il gestore di telefonia mobile giapponese  Ntt DoCoMo.

Non vengo anch'io
La rinuncia di Sony arriva all’indomani di quella di Amazon, confermata nella serata di domenica dopo indiscrezioni della stampa spagnola e fa seguito a quelle di Lg, Erisccon e Nvidia, mentre hanno confermato la propria presenza i colossi cinesi Huawei e Zte, infine resta in pista per adesso il gigante sudcoreano Samsung, il più grande produttore mondiale di smartphone.

La rinuncia di Amazon al Mwc può sembrare meno pesante in quanto non ha una forte presenza come espositore per il grande pubblico, ma si tratta di un partner commerciale di grande rilevanza per le aziende tecnologiche che si affidano al servizio di web hosting Aws. 

Sì alla fiera, niente conferenza
L'azienda elettronica cinese Tcl Corporation, produttrice degli smartphone a marchio Alcatel e Blackberry, ha disdetto la conferenza stampa in programma a Barcellona nel weekend precedente al Mwc; tuttavia ha confermato la presenza alla fiera, La stessa decisione era stata presa in precedenza da Zte,

Lettera ai partecipanti 
La Gsma, organizzatore del Mwc, afferma che i preparativi per la fiera procedono "come previsto":  anche se alcuni grandi espositori hanno deciso di non partecipare, restano confermati  “più di 2.800 espositori". In una lettera inviata a espositori e alla stampa, Gsma informa che sono state prese ulteriori misure precauzionali:

In particolare, a tutti i viaggiatori dalla provincia di Hubei non sarà consentito l'accesso all'evento. Inoltre, i partecipanti che sono stati in Cina dovranno dimostrare di essere rientrati 14 giorni prima dell'evento tramite il timbro sul passaporto o un certificato sanitario; ci sarà poi  lo screening della temperatura ai partecipanti che dovranno inoltre autocertificare di non essere stati a contatto con persone infette.

I danni economici
Le autorità catalane invitano alla ragionevolezza, con il sindaco di Barcellona, Ada Colau, che chiede di non alimentare l'"allarme sociale". Le rinunce alla partecipazione al Mobile World Congress di Barcellona si devono, in gran parte, alla forte presenza di aziende cinesi e ai partecipanti provenienti dalla Cina, circa 6 mila. Ma sono già oltre venti le grandi fiere e conferenze di settore in Cina e all'estero rinviate o cancellate per le preoccupazioni sulla diffusione del coronavirus, con una perdita di affari valutata dell’ordine di miliardi di dollari.

Tra questi, la East China Import and Export Commodity Fair (1-4 marzo a Shanghai), fiera del commercio di indumenti e articoli per la casa, rinviata a data da destinarsi, il Marine Money China (3-4 marzo a Shanghai), incontro tra i finanziatori spedizionieri, rinviato probabilmente a novembre, la Food & Hotel Asia (Singapore, 3-6 marzo) fiera biennale del turismo che ha attirato più di 80.000 partecipanti nel 2018. e che è stata rinviata a luglio. Non si farà anche Semicon / Fpd China 2020 (18-30 marzo), la conferenza annuale dei produttori mondiali di chip commerciali, rinviata sine die. 

Secondo l'agenzia Reuters, infine, non è escluso che possa essere rinviato il Congresso Nazionale del Popolo, previsto per il 5 marzo: la Cina starebbe valutando la possibilità di stabilire un'altra data per la riunione annuale del suo principale organo legislativo.