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MONDO

'Inquietudine per populismi'

Migranti. Moscovici: solidarietà a Italia, ma 'no' a chiusura delle frontiere

"Sul piano economico - spiega il Commissario europeo - l'Europa sta bene". Ma "questo rinascente ottimismo economico - ha osservato - non sembra avere un impatto" su quella che rischia di rivelarsi una 'crisi politica'. In Ungheria Orban si appresta ad inserire in costituzione il divieto di accoglienza a migranti economici illegali

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Pierre Moscovici
"Capisco che l'Italia attende solidarietà da parte dei vicini, solidarietà economica e anche sui migranti", Ma la risposta "non può essere la chiusura delle frontiere, il nazionalismo, la stigmatizzazione di alcune popolazioni. La risposta deve essere creare insieme una politica europea dell'asilo, dell'accoglienza dei rifugiati: è il motivo per cui dobbiamo essere responsabili e solidali. Mi attendo che dall'Italia non parta un messaggio di chiusura ma di inclusione in un insieme comune". Lo dice il Commissario Ue Pierre Moscovici rispondendo a una domanda sull'Italia.

"Oggi la crisi economica è dietro di noi, la crescita in Europa è solida, ha raggiunto i massimi livelli da dieci anni - prosegue Moscovici - La disoccupazione è tornata ai livelli pre-crisi. Non c'è mai stata tanta occupazione sul territorio europeo e tutti i paesi europei sono sotto alla soglia del 3% nel rapporto tra deficit e pil. E' una prima assoluta dalla creazione dell'euro". 

"Sul piano economico - ha aggiunto- l'Europa sta bene". Ma "questo rinascente ottimismo economico - ha osservato - non sembra avere un impatto" su quella che rischia di rivelarsi una 'crisi politica'. "Le prospettive politiche sono più complicate", ha insistito il francese, esprimendo "inquietudine" per l'affermarsi di forze populiste in Europa orientale e meridionale.  

Orban: in costituzione divieto accoglienza
Intanto il governo ungherese di Viktor Orban inserirà nella costituzione il divieto di accoglienza dei migranti economici illegali. La modifica costituzionale è stata votata in commissione parlamentare, e sarà approvata in aula domani dalla maggioranza governativa di due terzi del partito del premier, Fidesz. Con questa modifica, il primo ministro ungherese cerca un ulteriore argomento per contrastare l'introduzione di quote obbligatorie di accoglienza nell'Ue.