MONDO
Il capo di stato maggiore: pronti a inviare soldati
Guerra all'IS: Obama vedrà generali. Video di minaccia del Califfato in caso di attacco di terra
Nel pomeriggio, ora italiana, il presidente Obama incontrerà i generali e i rappresentanti delle nazioni anti IS per pianificare una strategia anti Stato Islamico. Ieri il capo di stato maggiore aveva aperto all'invio di truppe di terra, poi smentito dalla Casa Bianca. In risposta nuovo video del terrore del Califfato.
Per pianificare l’assalto ai jihadisti del sedicente Stato Islamico oggi il presidente Barack Obama incontrerà gli ufficiali del Comando Centrale e in particolare il generale Lloyd Austin, che guiderà la campagna militare contro i terroristi neri.
In mattinata il presidente degli Stati Uniti avrà anche un colloquio con alcuni dei rappresentanti delle nazioni che aderiscono alla coalizioni anti IS, in modo da cementare l’alleanza. Dopo essere stato raggiunto dal segretario alla Difesa, Chuck Hagel alle 11.50 ora locale (le 17.50 in Italia) dalla base di Tampa, in Florida, terrà un discorso alla nazione.
Ieri durante l’audizione al Senato il generale Martin Dempsey, capo dello stato maggiore delle forze armate americane, ha parlato dell’ipotesi di un intervento di terra: :"Se vi fosse una minaccia diretta per gli Stati Uniti" o "se ad una certo punto ritenessi necessario affiancare con i nostri soldati le truppe irachene per colpire specifici bersagli Isil andrei dal presidente per raccomandargli il ricorso anche a truppe da combattimento a terra". La Casa Bianca – il cui mantra continua ad essere no boots on the ground – ha subito smentito le parole di Dempsey: “E' responsabilità del comandante in capo definire una chiara politica e il presidente è stato chiaro in che cosa consiste", ha detto il portavoce Josh Earnest. Tradotto: non ci saranno truppe di terra.
Le parole di Dempsey però hanno fatto breccia nella campagna mediatica di IS, portando i militanti a diffondere un nuovo video: 52 secondi dal titolo Fiamme di Guerra in cui il gruppo minaccia gli Stati Uniti: se arriveranno le truppe, i combattenti le aspetteranno. E nelle immagini si vedono militanti incendiare carri armati, soldati americani feriti e altri sul punto di essere uccisi. Quindi compare una clip in cui Obama dice che le truppe da combattimento non faranno ritorno in Iraq.
In mattinata il presidente degli Stati Uniti avrà anche un colloquio con alcuni dei rappresentanti delle nazioni che aderiscono alla coalizioni anti IS, in modo da cementare l’alleanza. Dopo essere stato raggiunto dal segretario alla Difesa, Chuck Hagel alle 11.50 ora locale (le 17.50 in Italia) dalla base di Tampa, in Florida, terrà un discorso alla nazione.
Ieri durante l’audizione al Senato il generale Martin Dempsey, capo dello stato maggiore delle forze armate americane, ha parlato dell’ipotesi di un intervento di terra: :"Se vi fosse una minaccia diretta per gli Stati Uniti" o "se ad una certo punto ritenessi necessario affiancare con i nostri soldati le truppe irachene per colpire specifici bersagli Isil andrei dal presidente per raccomandargli il ricorso anche a truppe da combattimento a terra". La Casa Bianca – il cui mantra continua ad essere no boots on the ground – ha subito smentito le parole di Dempsey: “E' responsabilità del comandante in capo definire una chiara politica e il presidente è stato chiaro in che cosa consiste", ha detto il portavoce Josh Earnest. Tradotto: non ci saranno truppe di terra.
Le parole di Dempsey però hanno fatto breccia nella campagna mediatica di IS, portando i militanti a diffondere un nuovo video: 52 secondi dal titolo Fiamme di Guerra in cui il gruppo minaccia gli Stati Uniti: se arriveranno le truppe, i combattenti le aspetteranno. E nelle immagini si vedono militanti incendiare carri armati, soldati americani feriti e altri sul punto di essere uccisi. Quindi compare una clip in cui Obama dice che le truppe da combattimento non faranno ritorno in Iraq.