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ITALIA

Protesta dopo avvio licenziamenti

Whirlpool. "Inviate lettere licenziamento", azienda replica a sindacati: "Solo comunicazioni"

Sindacati al fianco dei lavoratori: "Ore delicate, si rischia tensione molto alta". De Magistris: "Ingannati e politicamente abbandonati"

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I lavoratori della Whirlpool dello stabilimento di via Argine a Napoli hanno liberato l'area di accesso alle partenze dell'aeroporto di Capodichino. Una protesta che si è protratta per circa mezz'ora rallentando le operazioni di imbarco per i viaggiatori. Il centinaio di tute blu si è poi spostato nel piazzale dello scalo internazionale dove ha continuato a intonare cori e a gridare slogan, esponendo striscioni e bandiere con la richiesta di poter lavorare. Ora i lavoratori sono riuniti nello stabilimento in assemblea per riflettere sulle prossime iniziative di lotta.

Ieri, l'azienda ha confermato l'avvio delle procedure di licenziamento per tutti gli operai dello stabilimento napoletano nel corso del tavolo al ministero dello Sviluppo economico. Nel pomeriggio di ieri, i lavoratori hanno effettuato un presidio nei pressi del carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), in occasione della visita del presidente del Consiglio Mario Draghi e del ministro della Giustizia Marta Cartabia. Ne è seguito un incontro con il premier e i segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm.

I lavoratori hanno appreso dell'arrivo delle lettere di licenziamento mentre occupavano la carreggiata della rotonda di viale Maddalena. La multinazionale americana, ha inviato le missive in forma di mail pec alle segreterie territoriali di settore. Secondo quanto si è appreso, la mail non è stata mandata all'Unione Industriali di Napoli. I dipendenti dello stabilimento di Napoli si legge "non possiedono le competenze tecniche necessarie all'esecuzione delle lavorazioni in essere negli altri stabilimenti italiani senza l'attuazione di interventi formatici, organizzativi, logistici e talmente costosi e complessi da compromettere l'efficiente svolgimento dell'attività aziendale, finendo per generare una situazione di squilibrio strutturale". Dunque, rispetto a quanto ventilato ieri, non ci sarà alcun trasferimento di dipendenti di Napoli ad altri siti.

E sull'invio delle lettere, la multinazionale precisa di aver inviato lettere alle rappresentanze sindacali e alle Istituzioni competenti sull'avvio della procedura di licenziamento collettivo, come anticipato nella giornata di ieri al tavolo al Mise. Il gruppo ricorda che "la procedura ha una durata di 75 giorni, durante i quali i dipendenti del sito di Napoli riceveranno la normale retribuzione". E quindi, "nessuna lettera di licenziamento sarà inviata dall'azienda ai dipendenti fino al termine della procedura, come previsto dalla legge". 

De Luca: "Situazione insostenibile"
 "La Regione Campania riconferma il suo sostegno anche finanziario a una ipotesi di reindustrializzazione che garantisca realmente il lavoro per le centinaia di dipendenti Whirlpool". Così, in una nota, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Prosegue - ha aggiunto il governatore - la mobilitazione per i lavoratori Whirlpool. Si conferma, dopo l'incontro avuto con le delegazioni di sindacati e lavoratori nei giorni scorsi, la gravità insostenibile della situazione. Ci auguriamo che l'incontro con il presidente Draghi possa rappresentare una svolta nella vertenza. Realisticamente occorre utilizzare le prossime settimane per impegnare una delle grandi aziende del nostro Paese in un Piano serio e credibile di reindustrializzazione. I lavoratori sono disponibili", ha concluso De Luca.

Sindaco de Magistris: "Operai ingannati e politicamente abbandonati"
"Provo molta amarezza e anche rabbia perché questi lavoratori sono stati ingannati e politicamente abbandonati". Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, commentando la vertenza Whirlpool nel giorno in cui prendono il via le procedure di licenziamento per i lavoratori dello stabilimento di via Argine, che questa mattina stanno tenendo una manifestazione di protesta all'aeroporto di Capodichino. 

"I Governi hanno fatto promesse, impegni, ministri e parlamentari si sono lustrati la campagna elettorale andando tra questi lavoratori, ma poi - ha aggiunto de Magistris intervenuto a Radio Crc - il Governo, nonostante sia forte come numeri e come autorevolezza di alcuni componenti a cominciare dal presidente del Consiglio, finora ha ceduto di fronte alla multinazionale che aveva firmato un accordo e poi ha ritenuto di chiudere Napoli e investire altrove. Di fronte a questo, un Governo autorevole, di qualunque colore politico, si siede al tavolo e dice alla multinazionale che deve rispettare l'accordo altrimenti ci sarà una serie di conseguenze. Già Conte disse qualche mese fa che avrebbe risolto, è caduto Conte e nulla è stato risolto. Adesso vediamo se con Draghi, che ha una maggioranza ancora più forte di Conte, si arriverà a qualcosa di concreto. Io me lo auguro e voglio credere al presidente del Consiglio, però ora passiamo dalle parole ai fatti". 

Fim-Cisl: "Dove sono i consiglieri regionali?"
"Non molleremo e non lasceremo soli i lavoratori di Whirlpool". Così i segretari regionali e cittadino  di Fim Cisl Raffaele Apetino e Biagio Trapani. "Non termineremo la nostra protesta per difendere il lavoro e i lavoratori di Whirlpool a Napoli fino a quando non ci sarà una soluzione positiva delle vertenza che va avanti da oltre 26 mesi", proseguono i due esponenti della Cisl. "Dove sono i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione eletti? - affermano ancora Apetino e Trapani - Questo è il momento di stare al fianco dei lavoratori di via Argine e di tutti i lavoratori che in questo momento stanno rischiando di perdere il posto di lavoro". 

Uil Campania: "Si rischia tensione molto alta"
 "Sono ore molto delicate". Così Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, commentando la protesta dei lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli, questa mattina all'aeroporto di Capodichino, nel giorno in cui l'azienda ha dato il via alla procedura di licenziamento. "E' evidente che, se non viene sospesa la decisione della procedura dei licenziamenti, la tensione nella città di Napoli rischia di essere molto elevata", aggiunge Sgambati. 

Fiom-Cgil: "Sud rischia deindustrializzazione"
"Whirlpool non è un'azienda in crisi, la scelta di avviare la procedura di licenziamento è legata al mercato e al profitto. Whirlpool sta violando gli accordi presi con il Governo. Le lavoratrici e i lavoratori sono riusciti a tenere la fabbrica aperta in questi di due anni di mobilitazione. Il PNRR deve fare la sua parte: il Mezzogiorno rischia la deindustrializzazione mentre arrivano fondi ingenti alle imprese". Lo ha dichiarato Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, intervenendo questa mattina ad Agorà Estate. "Era assolutamente chiaro che con lo sblocco dei licenziamenti ci saremmo trovati in questa situazione. I fondi esteri e le multinazionali devono avere vincoli legati alle politiche industriali altrimenti prevale la logica del profitto. Il Governo intervenga con forza".