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MONDO

Viaggio in Asia

Il papa atterrato in Myanmar: inizia il suo viaggio apostolico

Il 21esimo viaggio internazionale di Papa Bergoglio termina il 2 dicembre. Si tratta del terzo viaggio apostolico in Estremo Oriente. E' il primo papa a visitare il Myanmar mentre in Bangladesh andò nel 1986 Giovanni Paolo II

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Papa Francesco è arrivato poco prima delle 8.00 (13.30 ora locale) all'aeroporto internazionale di Yangon in Myanmar. E' iniziato così il suo 21.mo viaggio apostolico che lo porterà in Bangladesh. L'Airbus A-330 dell'Alitalia è decollato ieri sera alle 22.10 dall'aeroporto Leonardo da Vinci di Roma. In un messaggio inviato al Presidente Mattarella dall'aereo Alitalia che lo porta a Yangon, il Pontefice ha detto che prega "per il popolo italiano, affinché possa guardare al futuro con fiducia e speranza, costruendo il bene comune nell'attenzione ai bisogni di tutti i cittadini".  

      "Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Myanmar e Bangladesh come pellegrino di pace, per incoraggiare - scrive il Pontefice - le piccole ma ferventi comunità cattoliche, mi è caro rivolgere a lei, signor Presidente, il mio deferente saluto". Francesco, come riporta Radio vaticana, ha inviato telegrammi di saluto sugli altri Paesi sorvolati dall'aereo papale: Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia, Bulgaria, Turchia, Georgia, Azerbaigian, Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India.

Il viaggio pastorale durerà una settimana, fino al 2 dicembre. Si tratta del 21esimo viaggio internazionale di Papa Bergoglio e il terzo viaggio apostolico in Estremo Oriente. Sarà il primo papa a visitare il Myanmar (ex Birmania)  mentre in Bangladesh andò,  nel 1986, Giovanni Paolo II.

In Myanmar non c'è ancora una nunziatura, in quanto le relazioni diplomatiche sono state allacciate soltanto lo scorso maggio, quindi il Pontefice alloggerà nella residenza dell'arcivescovo a Yangon. Papa Bergoglio, dopo l'Angelus dalla finestra del suo studio su Piazza San Pietro, ha domandato ai presenti di pregare per il viaggio pastorale. "Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera perché la mia presenza sia per quelle popolazioni un segno di vicinanza e di speranza" ha detto. In Myanmar e Bangladesh "la comunità cattolica costituisce una minoranza all'interno di maggioranze rispettivamente musulmana e buddista. E' logico che il Papa incoraggerà queste comunità, oltre a confermarle nella fede, a essere una presenza di pace, di riconciliazione e di solidarietà all'interno della loro società quindi a lavorare soprattutto per il bene comune". Lo ha affermato il Segretario di Stato Pietro Parolin che sta accompagnando Papa Francesco in questa sua terza visita in Asia. Il tema più delicato che il Papa deve affrontare è quello dei Rohingya, la vessata minoranza musulmana. In difesa dei Rohingya il Pontefice ha spesso lanciato appelli e li incontrerà a Dacca, nella tappa successiva del viaggio apostolico.