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MONDO

Usa presto nel Paese con forze speciali per consulenza

Siria. Verso piano per cessate il fuoco. Gentiloni: "Intesa per transizione, poi uscita Assad"

Così il ministro degli Esteri al termine di un vertice a Vienna in cui Stati Uniti, Russia, Iran, Arabia Saudita ed Egitto stanno discutendo di possibili piani politici per riportare la pace nel Paese. Dopo il cessate il fuoco verrebbe formato un governo transitorio, con il presidente Bashar al-Assad ed esponenti dell'opposizione

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Paolo Gentiloni
Washington (Usa)
Al vertice di Vienna tra Usa, Russia, Iran, Arabia Saudita ed Egitto è stata aperta la strada verso una transizione politica in Siria. È stato questo l'esito dell'incontro sul conflitto che in 4 anni e mezzo ha fatto 250.000 morti e milioni di profughi nel mondo. "Non sono state suprate le differenze - ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni - ma si è convenuti su un punto essenziale: la via non è quella militare, ma di una transizione politica, che per noi deve portare all'uscita di Assad". Si tratta di un processo che andrà inevitabilmente in quella direzione" e rispetto al quale l'Iran non è pregiudizialmente contrario. Teheran, ha aggiunto Gentiloni, "ha concordato sull'idea che si avvii una transizione politica. Certamente rimane su posizioni diverse, che è quella di non cominciare la transizione con l'uscita di Assad". 

In queste ore nella capitale austriaca, infatti, i Paesi stanno discutendo di possibili piani politici per riportare la pace nel Paese del Medio Oriente. Starebbero elaborando - riferiscono fonti ufficiali occidentali che chiedono l'anonimato - un nuovo piano per ottenere un cessate il fuoco nei prossimi quattro-sei mesi. Dopo il cessate il fuoco verrebbe formato un governo transitorio, con il presidente Bashar al-Assad ed esponenti dell'opposizione. Le fonti spiegano che Usa e i partner appoggiano il piano, considerandolo una prima fase di un piano globale. 

Nella capitale austriaca, davanti l'Hotel Imperial, dove sono in corso i negoziati internazionali, oggi ha manifestato un gruppo di circa venti persone, con bandiere dell'esercito siriano libero. "Assad dittatore. Vogliamo libertà e un regime democratico" in Siria, hanno urlato i manifestanti. Uno di loro, parlando a nome del gruppo, ha spiegato alla stampa in attesa dell'uscita dei diciassette ministri degli Esteri che partecipano ai lavori: "Qui dentro vogliono che il dittatore sia parte della soluzione. Combatteremo perché Iran, Russia, terroristi ed Hezbollah siano fuori dalla Siria", ha aggiunto.

Usa invieranno forze speciali in Siria per consulenza
L'amministrazione Obama dovrebbe annunciare a breve la decisione di inviare un piccolo numero di forze speciali dell'esercito in Siria con un ruolo di consulenza. Lo fanno sapere alcuni media americani che citano fonti dell'amministrazione Usa e del Congresso. Una fonte, che ha parlato in condizione di anonimato, ha detto che il numero di forze speciali è "piccolo", ma non ha rivelato il numero esatto. La mossa riflette una più ampia strategia di Washington per rafforzare i ribelli moderati in Siria, questo mentre la stessa amministrazione Obama sta intensificando i suoi sforzi per trovare una soluzione diplomatica e così porre fine alla guerra in Siria.