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CULTURA

'Serve adeguarsi agli standard internazionali'

Pompei. Osanna: stiamo pensando a guardie armate a tutela dei visitatori e degli scavi

Il Soprintendente del sito archeologico fa riferimento anche all'emergenza terrorismo: saranno introdotti metal detector. E parla anche dell'ausilio dell'esercito come "avviene in molti luogni sensibili come il Colosseo".

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Uno dei siti archeologici più conosciuti al mondo, che ogni anno richiama migliaia di turisti. Stiamo parlando di Pompei, che nel 2016 - "per la prima volta nella sua storia"- ha superato i 3 milioni di visitatori. Un risultato eccezionale come sottolineò - tramite Twitter- il Soprintendente, Massimo Osanna.  

Per tutelare e salvaguardare la città antica sepolta nel 79 d.C. dall'eruzione del Vesuvio, si sta pensando a una riorganizzazione degli ingressi. Ad annunciarlo, proprio il Soprintendente, facendo riferimento all'emergenza terrorismo che incombe su tutta Europa. Dunque, il sito sarà monitorato da guardie armate e anche dall'esercito. E i visitatori per entrare saranno sottoposti a controlli anche tramite metal detector. "In pratica - spiega Osanna- come avviene in molti luoghi sensibili a partire dal Colosseo "sia per tutelare i visitatori sia per gli scavi". E prosegue: "Dobbiamo organizzarci bene - dice - anche per non creare code e ingorghi alle entrate, che costituirebbero esse stesse un obiettivo per eventuali attentati".

Non si può parlare di numero chiuso - prosegue il Soprintendente - Pompei deve essere aperta a tutti perché è un luogo dell'umanità ma gli ingressi - ribadisce - "devono essere monitorati. Ad esempio se durante le domeniche gratuite il flusso supera le 15 mila persone, noi fermiamo le entrate e riprendiamo dopo poche ore. Questo permette di tutelare un luogo così importante, di gestire le persone che entrano". 

"Il pubblico a Pompei è sempre più variegato e diversificato, ci sono 3,5 mln e mezzo di flussi che stanno salendo anche del 10 per cento mensilmente. Gli ingressi dunque vanno adeguati, serve una riorganizzazione ed un adeguamento agli standard internazionali. La prossima settimana andranno in vigore i monitor con tutte le informazioni necessarie. Serve un approccio globale, stiamo lavorando sul sistema dei braccialetti, per uscire e per entrare e che siano per i disabili. Vogliamo fare un pacchetto di fruizione per i visitatori e pubblicarlo per l'autunno. La prima sperimentazione entrerà in vigore a fine estate. La questura ci chiede di evitare i bagagli - ha spiegato - ma non è cosi' facile, sono temi complicati e ci vuole sinergia istituzionale per ottenere i risultati".

Osanna: scavo deve essere permanente e sistematico
Osanna infine parlando di Pompei dice che bisogna uscire dal pudore di non scavare più. Non si potrà fare tutto perché sono 22 ettari  e ci vorrebbero generazioni. Ma a Pompei lo scavo deve essere lento e sistematico ma permanente" annuncia inoltre il direttore del parco archeologico, spiegando che il progetto di scavi andrà avanti. "Hanno scavato tanto nel 1700 e nel 1800 ma non avevano le nostre capacità e i nostri mezzi. Il Vicolo dei balconi, ad esempio, ci sta dando informazioni e soddisfazioni incredibili. Dobbiamo scavare recuperando dati che non sono mai stati trovati, è un nostro dovere continuare a farlo legandosi ad aspetti di tutela" aggiunge.