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MONDO

Iraq

Ramadi: truppe irachene conquistano bastione dell'Isis. Generale: "Ancora sacche di resistenza"

Ramadi si trova a meno di 100 chilometri ad ovest di Baghdad. Era caduta nelle mani del sedicente Stato islamico a maggio

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A Ramadi, città irachena data per liberata del tutto dall'Isis, secondo quanto chiarito successivamente dal generale Ismail al-Mahlawi, si registrano ancora "sacche di resistenza" nel 30% del territorio. Secondo il generale, se da gran parte della città, compresi i suoi quartieri ed edifici strategici, i jihadisti dell'Isis sono stati cacciati, in alcuni sobborghi si continua a combattere. Si tratta in particolare di Sajariya e Sufiya, a est del centro cittadino, e di Albu Ghanim, nel nord. Queste località erano cadute sotto il controllo dell'Isis lo scorso aprile, prima dell'avanzata verso il centro di Ramadi.

L'annuncio della vittoria sull'Isis
A Ramadi "non c'è più alcuna resistenza" dell'Isis e "la battaglia è vinta": aveva annunciato trionfalmente Sabah al Numan, portavoce delle unità anti-terrorismo di Baghdad che hanno partecipato all'offensiva per strappare allo Stato islamico il capoluogo della provincia di Al Anbar. L'esercito iracheno, secondo  fonti ufficiali delle forze della sicurezza irachena, ha il ''pieno controllo'' del centro della città. Tutti i miliziani dell'Isis sono fuggiti dal compound governativo nel centro di Ramadi o sono stati uccisi, e le forze governative irachene dovrebbero entrarvi "nelle prossime ore", dopo averlo bonificato dalle mine, ha detto ancora il portavoce al Numan. 


Ramadi, città a maggioranza sunnita a 90 chilometri a ovest da Baghdad, a maggio è caduta nelle mani dell'Is rappresentando una sconfitta imbarazzante per l'esercito iracheno, che si è ritirato all'avanzata dei jihadisti praticamente senza combattere.

L'esercito iracheno ha issato la bandiera dell'Iraq sulla ex sede del governo a Ramadi. Le truppe irachene hanno ripreso il controllo di vasti settori della città e hanno tenuto sotto assedio ieri per tutto il giorno l'ex sede locale del governo, diventata l'ultimo fortino dell'Isis nel settore occidentale dell'abitato.  Tutti i combattenti dello Stato islamico hanno lasciato il compound governativo di Ramadi, ha annunciato il portavoce dell'unità speciale antiterrorismo dell'esercito iracheno."Tutti i combattenti di Daesh (Isis) sono andati via. Non c'è più resistenza", ha detto Sabah al-Numan. La città di Ramadi si trova a meno di 100 chilometri ad ovest di Baghdad. Era caduta nelle mani dello Stato islamico a maggio, mettendo in luce gravi carenze dell'esercito iracheno.

L'operazione per riconquistare la città a maggioranza sunnita è iniziata a novembre e negli ultimi giorni le truppe irachene hanno compiuto grandi progressi, riconquistando distretto dopo distretto, sempre più vicine al centro città. Già espugnata la casa, occupata dai jihadisti, del capo della tribù filo governativa locale degli Al Dalim, sceicco Mayed Abderaseq al Salman. I combattimenti in questo settore si sono conclusi con la morte di 16 miliziani dello Stato islamico. Le truppe governative hanno lanciato martedì scorso un'offensiva e nella serata di ieri erano riuscite a penetrare il centro della città. Ramadi -che un tempo contava circa 300mila abitanti- è a maggioranza sunnita, ma con una significativa presenza di  sciiti, in gran parte però ora fuggiti.