Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/regioni-conferenza-governo-draghi-bonaccini-db1c868b-a456-4f41-99c8-18b78d831ba6.html | rainews/live/ | true
Coronavirus

Sessione straordinaria della Conferenza delle Regioni

Dpcm, Regioni chiedono criteri trasparenti e oggettivi per definire zone. Tensione per vaccini

Zingaretti. "Gravissima la riduzione delle consegne di AstraZeneca". Fontana: "Draghi si faccia sentire". Bonaccini: "Dobbiamo capire quale possa essere l'incidenza delle varianti nelle prossime settimane"

Condividi
Sessione straordinaria della Conferenza delle Regioni e Province Autonome sull'unico punto all'ordine del giorno: "Valutazione dell’attuale sistema di regole per la gestione ed il contenimento della pandemia in vista dell’adozione del prossimo Dpcm". Ma è il taglio annunciato da AstraZeneca delle dosi di vaccino in consegna in Italia a rappresentare il tema al centro della Conferenza delle Regioni. 

AstraZeneca taglia del 15% le dosi in consegna
Un taglio delle dosi di vaccino previste questa settimana è stato annunciato da AstraZeneca alle Regioni. Nel Lazio, ad esempio, a fronte di circa 70mila dosi previste, ne arriveranno 9mila in meno, e all'Emilia-Romagna è stata annunciata una decurtazione di 4-5mila dosi. A quanto si apprende non è ancora chiaro se il taglio è riferito solo a questa settimana e alla prossima o sarà diluito nel tempo, ma si parla complessivamente di un 10-15% di dosi in meno. E già per la settimana in corso c'è stato un taglio nelle consegne ridotte del 10,6%: rispetto alle 566 mila dosi previste per questa settimana, ne sono state distribuite 506 mila, ossia 60 mila in meno. 

Zingaretti: "Gravissima la riduzione delle consegne di AstraZeneca"
"Gravissima la riduzione improvvisa della consegna di vaccini AstraZeneca. Noi ce la stiamo mettendo tutta ma con questa incertezza è tutto più difficile. L'Italia tuteli gli interessi nazionali e le programmazioni delle regioni, intanto prepariamoci alla produzione di vaccini validati da Ema e Aifa da parte delle nostre aziende". Lo scrive su Facebook Nizola Zingaretti, segretario del Pd e presidente della Regione Lazio.

Fontana: "Stop tagli, Draghi si faccia sentire"
I tagli alla fornitura di vaccini da parte delle aziende produttrici è  "insostenibile" secondo il presidente della Lombardia Attilio Fontana che ha chiesto che il premier "faccia sentire' la sua voce "autorevole" in Europa per tutelare gli interessi italiani e la campagna vaccinale delle Regioni. " Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave! Oggi l'annuncio di AstraZeneca che riduce del 15% la fornitura all'Italia. E' una situazione insostenibile - ha sottolineato - che mette in difficoltà tutte le regioni impegnate nelle campagne vaccinali".

AstraZeneca: "Lavoriamo per rispettare gli impegni presi"
"Riguardo alle notizie emerse oggi sulle consegne del vaccino AZD1222, AstraZeneca afferma che sta lavorando per rispettare l’impegno di consegnare all’Italia 4,2 milioni di dosi nel primo trimestre, con l’obiettivo di superare i 5 milioni. Con la terza consegna che è stata effettuata ieri, siamo contenti di aver fatto arrivare già più di 1 milione di dosi. Per le prossime settimane sono pianificate altre tre consegne per 1 milione di dosi addizionali e successivamente altre consegne per raggiungere alla fine del mese di marzo il totale previsto per il primo trimestre". E' quanto si legge in una nota di AstraZeneca.

Governo: Draghi convoca Cdm lunedì per le nuove misure
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha convocato per lunedì alle 9,30 il Consiglio dei ministri per approvare il suo primo decreto con le nuove misure anticovid. Nella convocazione recapitata oggi ai ministri, oltre al decreto di Draghi e Speranza con le nuove restrizioni, l'ordine del giorno reca solo l'esame di leggi regionali. Non prevista dunque ancora l'attesa nomina dei nuovi sottosegretari.

Bonaccini: "Capire l'incidenza delle varianti"
"Mi permetto di dire che va fatta una valutazione insieme: il sistema a fasce oggi mostra qualche limite. Dovremo cercare anche di capire quale possa essere l'incidenza delle varianti nelle prossime settimane. Le continue chiusure e aperture rischiano si sfibrare i cittadini". Ha dichiarato Stefano Bonaccini. "Quello di oggi è un primo incontro tra Regioni, perché era qualche giorno che non ci vedevamo, dopo il cambio dell'esecutivo. Inizia un nuovo governo e nei prossimi giorni ci vedremo anche con il neo ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, e il ministro della Sanità, Roberto Speranza".

Giani: "In prossimo Dpcm criteri trasparenti e oggettivi"
"Voglio che il prossimo Dpcm, che regolerà per un mese la situazione, abbia elementi di trasparenza sui contagi, perché sono convinto che quando ci sono dei numeri oggettivi la gente poi sopporta anche meglio, mentre quando vede aspetti di eccessiva discrezionalità, come mi sembra emerga per l'Rt, naturalmente prova più disagio". Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani. Per dimostrare la necessità di criteri più oggettivi per definire le zone delle regioni, Giani ha paragonato i numeri odierni sull'epidemia della Toscana, attualmente in zona arancione, e della Lombardia "che stamani ha più di 3.700 nuovi casi ed è ancora zona gialla". Il presidente della Toscana ha osservato che "è vero che la Lombardia ha tre volte il numero di abitanti della Toscana, ma è anche vero che il rapporto tra 953 nuovi casi della Toscana e 3.700 della Lombardia è uno a quattro: quindi, se noi siamo in zona arancione quasi al limite del rosso, altre regioni sono in zona gialla avendo dal punto di vista dei contagi e delle terapie intensive delle posizioni molto superiori alla nostra, e questo voglio che a livello nazionale si chiarisca".

Toti: "Zone colorate anche su base provinciale e comunale"
Nel "pomeriggio di riunione con i colleghi presidenti delle Regioni per elaborare le nostre proposte al Governo Draghi in vista del rinnovo delle norme Covid", il governatore ligure Giovanni Toti, oltre alle maggiori aperture in zona gialla, ha proposto anche "di regolamentare i passaggi di colore non solo su base regionale, ma soprattutto provinciale e comunale in modo da isolare le situazioni di rischio e le varianti dove è necessario". Non solo: dal presidente della Liguria è stato chiesto di "anticipare la comunicazione del cambio di zona che non può arrivare a ridosso del passaggio stesso, in modo da consentire ai cittadini di programmare la propria vita".

Proposto anche di "cambiare alcuni parametri di valutazione del rischio (ad esempio dall'Rt sintomi all'Rt ospedalizzazioni, che tiene conto dei letti occupati negli ospedali) e allargare la cabina di regia in cui si decide anche ai Ministeri che valutano il danno economico e sociale delle misure prese".

Fedriga: "Rivedere elenco attività a rischio"
"E' necessario rivedere l'elenco delle attività economiche che mettono a rischio la tenuta sistema sanitario perché possono agevolare la diffusione del virus, le quali non possono riprendere e vanno indennizzate, dando invece alle altre la possibilità di riaprire in sicurezza. Questa valutazione deve però avvenire sulla base di criteri e studi scientifici che tengano conto della situazione attuale e non solo sulla scorta di quanto già attuato nelle prime fasi della pandemia". E' questa la posizione espressa dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che, intervenendo sul tema del rischio di diffusione del virus in ambito scolastico durante la riunione odierna della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, ha ribadito la necessità di "valutare con attenzione le azioni di contrasto al Covid-19 evitando battaglie puramente ideologiche che spostano l'attenzione dalla drammatica situazione in cui versano le attività economiche".

Posizioni diverse
Le posizioni delle singole regioni sono tra loro ancora distanti, specie sul tema delle zone. Non convince tutti l'ipotesi di una zona arancione generalizzata. In particolare, si dice contrario il leader della Lega, Matteo Salvini, che preferirebbe interventi mirati: "Se ci sono zone più a rischio si intervenga in modo rapido e circoscritto, si acceleri sul piano vaccinale, ma non si getti nel panico l'intero Paese". 

Occhiuto: "Con Gelmini rapporto Governo-Regioni migliorerà"
"Il ministro Gelmini sa che le Regioni sono fondamentali e che il rapporto con le Regioni andrà costruito in modo diverso rispetto al passato". Lo ha detto Roberto Occhiuto, capogruppo facente funzioni di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a TgCom24. "Abbiamo assistito nei mesi scorsi, spesso e volentieri, a uno scaricabarile tra esecutivo e governatori, adesso credo che cambierà la musica. Serve una leale collaborazione tra livelli diversi di governo. Sono convinto che il ministro Gelmini, che conosce bene il mondo delle Regioni, potrà svolgere questa funzione nel migliore dei modi".