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POLITICA

"Il modello dell'austerity non funziona"

Renzi: "Le istituzioni devono cambiare, con muri e paletti non si va da nessuna parte"

"E' fondamentale che in questo tempo di trasformazioni il cambiamento non sia percepito come una minaccia . E'  l'unica vera chance che abbiamo tutti"

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"Sembra che se uno va in Europa a chiedere il rispetto dei principi lo faccia per fare il Pierino o il Giamburrasca, mai in modo serio, per discutere le regole". A dirlo, a Padova, il premier Matteo Renzi. "Il modello dell'austerity non funziona, funziona quello degli Stati Uniti. Lo stesso Obama, nell'ultima visita, ha spiegato che l'austerity non funziona e servono politiche per la crescita", ha aggiunto.

"Se dobbiamo far cambiare direzione all'Europa abbiamo bisogno anche delle università. Abbiamo bisogno che il dibattito sia il più ampio possibile" - ha proseguito il premier -  Alcune cose le stiamo facendo, ma non servono a niente senza la consapevolezza e la visione del futuro. Non dobbiamo essere solo orgogliosi del nostro passato ma anche gelosi del nostro futuro". E spiega: "Se vogliamo cambiare dobbiamo cambiare al nostro interno, ma devono farlo anche le istituzioni europee. Se non cambiano, perdono la più grande esperienza di istituzioni democratiche degli ultimi secoli. Se mettiamo muri e paletti non andiamo da nessuna parte. Il mio auspicio è che la politica italiana e non solo veda il futuro non come una minaccia ma come un'occasione", aggiunge.

Poi facendo riferimento alla Germania ricorda: "Quando ha violato il parametro del rapporto del 3% fra deficit e Pil è stata autorizzata dalla presidenza di turno, che era dell'Italia, del governo Berlusconi col ministro dell'Economia Tremonti. "La Germania è andata in deroga alle regole europee quando erano molto più leggere di adesso", ha aggiunto ancora.

Il Presidente del Consiglio poi ha parlato delle nuove forti scosse di terremoto che hanno colpito ancora una volta il Centro Italia: "Ieri ho cancellato due appuntamenti politici ma era doveroso essere in un'altra città universitaria che è Camerino, che abbiamo nel cuore e a cui mandiamo solidarietà e vicinanza. Lancio un ponte universitario tra Camerino e Padova esprimendo gratitudine alla Protezione civile, Vigili del fuoco e volontari". "E' evidente che se dobbiamo essere in prima fila nella ricostruzione a regola d'arte evitando le polemiche del passato, manca la scommessa strategica sul futuro - ha aproseguito Renzi - Abbiamo di fronte una realtà sismica, tre terremoti in sette anni, per cui c'è bisogno di un grande sforzo a livello progettuale animato dalla politica perchè la prima responsabilità della classe politica è di contenere i migliori cervelli del mondo universitario per la prevenzione attraverso Progetto casa Italia che necessita di un investimento che durerà trenta anni, fondamentale per il futuro del Paese, e l'università dovrà darci una mano".

Il premier infine si è soffermato sulla legge di bilancio. E rispondendo indirettamente alle tante polemiche di questi giorni sul ritardo con cui viene presentata ha rassicurato: "sarà in Parlamento fra oggi e domani. Un bilancio in cui - ha sottolineato - per la prima volta dopo anni di tagli c'è un aumento dei fondi per gli atenei". Renzi prima di recarsi all'università, accompagnato dal ministro della giustizia Andrea Orlando, ha visitato il carcere di Padova.