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MONDO

Vertice europeo

Ora è ufficiale, la Mogherini è"Lady Pesc". Il polacco Tusk presidente del Consiglio Ue

A Bruxelles arrivano le nomine "di punta": il ministro degli Esteri italiano riceve l'incarico di Alto rappresentante. La soddisfazione di Napolitano e Renzi

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Federica Mogherini Alto rappresentante Ue per la politica estera e la sicurezza e il popolare polacco Donald Tusk presidente permanente del Consiglio europeo. Sono queste le nomine per i ruoli "di punta" dell'Unione europea decisi al Consiglio europeo di Bruxelles. E' stato l'attuale presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy ad annunciarlo ufficialmente. Un summit con in agenda anche la grave crisi in Ucraina, ma anche una situazione economica che il premier Matteo Renzi ha definito "veramente preoccupante", annunciando per il 6 ottobre un nuovo vertice straordinario "ad hoc" sulla crescita. "La stagnazione in atto in Europa richiede una risposta forte e coraggiosa", ha sottolineato Renzi. La nomina della Mogherini è stata blindata grazie al sostegno ricevuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e quello francese assicurato da Hollande.

La soddisfazione di Napolitano
"L'Italia ha ottenuto un importante riconoscimento e, soprattutto, ha dato un positivo contributo alla soluzione del problema dei nuovi incarichi di vertice dell'Unione europea. E' stata infatti apprezzata la indicazione, da parte del governo italiano, di una candidatura femminile". Lo afferma in una nota il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Federica Mogherini si è indubbiamente fatta apprezzare nel concerto europeo esercitando, dall'inizio del 2014, con impegno e competenza le funzioni di ministro degli Esteri. Sono certo che saprà assolvere al meglio il mandato di una crescente coesione dell'Ue nel campo essenziale delle relazioni internazionali", afferma ancora Napolitano.

La nomina di Tusk 
La nomina di Tusk era insidiata dall'ipotesi Helle Thorning-Schmidt, la premier socialdemocratica danese. Una scelta, quest'ultima, che secondo alcuni poteva rimettere in discussione anche la nomina della Mogherini, sulla quale contava però la Merkel per stoppare, grazie all'appoggio dell'Italia, le aspirazioni del francese Pierre Moscovici alla carica di commissario per gli Affari economici e monetari. "Ho grande stima per Moscovici e lo considero in grado di svolgere quel ruolo - ha detto Renzi interrogato in proposito -. Ma non tocca a me decidere".

Nomine, Ucraina, crisi economica
Il Consiglio europeo ha affrontato il tema nomine come primo punto per poi dedicarsi a questioni più complesse come l'ipotesi di nuove sanzioni alla Russia per la crisi ucraina e le situazioni in Iraq, Siria, Libia e Gaza. Dal vertice ci si attende però anche un "segnale" sul fronte di una situazione economica europea sempre più difficile. Un tema che è stato al centro di un colloquio telefonico tra il presidente permanente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy, e Renzi nella veste di presidente di turno dell'Ue. I due hanno concordato di convocare una nuova riunione dei capi di Stato e di governo Ue per il 6 ottobre prossimo. "La presidenza italiana organizzerà un vertice 'ad hoc' per discutere delle questioni riguardanti la crescita", ha spiegato il presidente del Consiglio. Un'iniziativa che risponde anche alle sollecitazioni giunte dal presidente francese Francois Hollande.