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POLITICA

A Roma l'evento "La scuola cambia, cambia l'Italia"

Renzi: "Con la riforma della scuola rimettiamo in moto il Paese"

Il presidente del Consiglio parla di riforme e rinnovamento della scuola nel segno dell'innovazione. Agli insegnanti precari che lo contestano: "Basta pagliacciate, ascoltiamo tutti". Il ministro dell'Istruzione Giannini: "Assunzioni solo con concorso, stop babele graduatorie"

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"Far ripartire l'Italia dalla scuola" è questa la promessa che Matteo Renzi fa davanti ad insegnanti e presidi giunti da tutta Italia a Roma per l'evento "La scuola cambia, cambia l'Italia" organizzata dal Pd. Il presidente del Consiglio parla anche di Rai ed Università, i prossimi capitoli su cui il governo metterà le mani. Agli insegnanti precari che lo contestano al suo inizio sul palco risponde: "Basta pagliacciate, ascoltiamo tutti". "Stiamo facendo sul Serio" assicura Renzi, precisando che la prossima settimana ci sarà un doppio atto normativo.

Prima di Renzi, sul palco il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini garantisce che il decreto "La buona scuola" metterà un punto alla "babele delle graduatorie". Il piano del Governo sulla scuola, aggiunge,"ha come cardine importante un piano di assunzioni straordinario e la previsione di tornare ad assumere soltanto tramite concorso pubblico".  

Ai precari che lo contestano: "Basta pagliacciate, ascoltiamo tutti"
"L'idea che il governo fa la riforma passando sulle teste degli insegnanti è quanto di più lontano ci sia. Non è vero che non abbiamo ascoltato gli insegnanti, questo è falso. Chi viene qui a fare le pagliacciate per prendersi uno spazio in tv, glielo diamo ma chiaramente noi stiamo facendo un'altra cosa" così risponde Renzi agli insegnati precari che lo contesta no chiedendo la parola sotto il palco.

"Educare al digitale, ma importante resta il contenuto"
"La scuola diventa fondamentale per poter educare a discernere nel flusso di informazioni, ad avere spirito critico. Ma la questione informatica non può essere un paravento per nascondere il vero problema" afferma Renzi. "Quello che è importante è lo strumento, ma soprattutto il contenuto" ha aggiunto Renzi citando il caso della ragazza costretta ad avere rapporti sessuali con la minaccia di pubblicare foto compromettenti su Internet. 

"Scatti di merito giusti"
"Penso che gli scatti di merito siano giusti" ha detto Renzi. Quanto alle critiche: "Bisogna tenerne conto ma "credo sia giusto valutare gli insegnanti per il lavoro che fanno e credo pure che sia doveroso che chi li valuta sia a sua volta valutato. Tutto questo nell'interesse delle tante persone perbene che lavorano nella scuola". 

Rai, "Non può essere regolata da legge Gasparri"
"Il passo successivo alla riforma della scuola è la riforma della Rai. La Rai non è il posto dove i singoli partiti vanno e mettono i loro personaggi, ma è un pezzo dell'identità culturale ed educativa del Paese. E allora non può essere disciplinata da una legge che si chiama Gasparri. Cambieremo anche questo" afferma il premier garantendo che si partirà nel mese di marzo. 

Terroristi non arrivano in zattera, sono europei 
"I terroristi non usano le zattere, non arrivano attraverso le zattere": coloro che hanno compiuto i recenti attentati "sono usciti dalle scuole europee e sono cittadini europei che non hanno trovato nella scuola l'integrazione, l'educazione e il confronto".