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ITALIA

Terremoto, Delrio: per ricostruzione servono molte risorse, confidiamo in comprensione Ue

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"Ci vogliono tanti soldi perché sulla prevenzione abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni. C'è chi stima 100 miliardi, dipende dalle priorità" ma "il lavoro può essere progressivo con 4-7 miliardi l'anno". Lo afferma il ministro Graziano Delrio intervenendo sui costi del terremoto ad Agorà su Raitre. Si tratta di risorse "possibili perché noi spendiamo più di 4-5 miliardi anno per riparare il dissesto idrogeologico, dobbiamo spendere invece per prevenire". "Lo Stato deve esser presente con tutte le risorse necessarie".  

"Noi confidiamo moltissimo nella capacità della commissione Ue di comprendere la situazione eccezionale, non la prendo nemmeno come ipotesi". Lo afferma il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ad Agorà a chi gli chiede se Bruxelles non accetterà la richiesta dell'Italia di flessibilità di bilancio per le spese legate al terremoto. "L'Europa è casa nostra e dobbiamo sentirci a casa nostra.

E' impensabile che in una famiglia non si dia da mangiare al figlio perché bisogna fare i conti con la banca". "Il nostro - ha aggiunto - è un bilancio sano che produce un avanzo primario". Delrio ha quindi auspicato che il crollo a Norcia della cattedrale di San Benedetto, patrono d' Europa, possa essere un segnale di ripartenza. Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, deve lasciare agli italiani la possibilità di spendere i loro soldi per l'emergenza terremoto. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, intervenendo ad Agorà sulla richiesta dell'Italia di maggior flessibilità nei conti per far fronte alle spese dell'emergenza terremoto.  

"L'Italia è un paese sano - ha detto il ministro -. Abbiamo il rapporto deficit/Pil più basso degli ultimi anni. E' importante che Juncker lasci spendere agli italiani i soldi che hanno. Sono soldi nostri, solo che invece di usarli per pagare il debito li usiamo per soccorrere le popolazioni terremotate".   Sull'eventualità che Bruxelles non dovesse concedere la flessibilità richiesta, Delrio ha ribadito di confidare "nella comprensione" della Commissione europea.