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ECONOMIA

Il titolare dell'Economia al Corriere della Sera

Terrorismo, l'allarme del ministro Padoan: "Possibili rischi per la ripresa"

"La crescita del Pil dello 0.9% indicata nella Legge di Stabilità è una previsione, non un obiettivo", dice il ministro, avvertendo che "il clima seguito ai terribili fatti di Parigi potrà avere effetti sulla ripresa. Anche se non ci sono segnali concreti per rivedere le previsioni"

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"La paura del terrorismo può pesare sulla crescita ". A lanciare l'allarme è stato, questa mattina, il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan che in un colloquio con il Corriere della Sera ha detto che "la previsione di una crescita dello 0,9% potrebbe dover essere rivista".

Un'intervista che è stata interpretata, secondo lo staff del ministro, in chiave eccessivamente allarmistica. Così il titolare di via XX settembre ha affidato a twitter una serie di commenti, contenuti già nell'intervista stessa, ma che erano rimasti in secondo piano.






"La fiducia delle famiglie e delle imprese è un elemento essenziale per l'andamento dell'economia. Ed è molto importante, come ci ha appena detto l'Istat, che questo dato sia in crescita. Il clima seguito ai terribili fatti di Parigi è negativo e questo potrà avere effetti sulla ripresa. Ma gli italiani hanno la corretta percezione che stiamo uscendo dalla crisi. E questo conta molto, sia per la fiducia sia per l'economia". Queste le parole del ministro Padoan nell'intervista al Corriere.

La crescita dello 0,9% nel 2015, spiegava il ministro, "non è un obiettivo, è una previsione. E quando si fa una previsione c'è sempre il rischio di doverla rivedere al rialzo o al ribasso. Non dimentichiamoci che influisce anche un rallentamento delle economie di altri Paesi, cominciato ben prima degli attentati. Al momento non abbiamo elementi concreti che ci inducano a rivedere quella cifra. E poi bisogna tener conto anche delle misure di reazione decise dal governo, con i 2 miliardi sugli interventi per la sicurezza e la cultura".

"A Parigi ho vissuto per sette anni, quando lavoravo all'Ocse - spiegava ancora Padoan in merito agli attentati di Parigi - Le immagini che ho visto alla tv mi hanno colpito parecchio, perché quelle strade le conosco bene. Se abitassi ancora a Parigi non cambierei il mio stile di vita nemmeno di una virgola, perché quello sarebbe il primo segno di cedimento al terrorismo".