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MONDO

Dopo le elezioni negli Stati Uniti

Trump per la prima volta alla Casa Bianca. "Pronto a collaborare". Obama: "Conversazione eccellente"

Il portavoce della Casa Bianca: "Profonde differenze tra i due". Meeting nella capitale anche tra le First Ladies Melania e Michelle. Ma lei e Obama si sottraggono alla foto con Donald e la moglie. Renzi chiama Trump per congratularsi: "Con l'Italia un'alleanza strategica". Mosca ammette: contatti con lo staff di Trump durante la campagna elettorale

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Donald Trump scende dal suo aereo
Prima volta alla Casa Bianca per il presidente in pectore degli Stati Uniti. Donald Trump è arrivato a Washington con il suo aereo da New York, infrangendo subito un protocollo: la prassi di portare con sé i giornalisti per documentare l'evento. Durante la sua campagna, il tycoon è stato fortemente critico con i media, alcuni dei quali banditi temporaneamente per una copertura ritenuta faziosa.

Via al processo di transizione
Trump è stato ricevuto insieme alla moglie Melania alla Casa Bianca da Barack Obama e dalla First Lady Michelle. Al termine del meeting si è svolto un incontro con la stampa. Obama ha invitato il suo successore dopo l'elezione, congratulandosi con lui, per iniziare il processo di transizione e per dare un segnale di collaborazione e unità davanti al paese. Melania e Michelle hanno avuto un incontro separato nella residenza della Casa Bianca, a porte chiuse.



Obama: eccellente conversazione
Il commento di Obama è netto: "Una eccellente conversazione". Diversi i temi affrontati nel colloquio e, come fa sapere un portavoce della Casa Bianca, tra i due rimangono "divergenze". Al termine i due leader si sono seduti davanti alle telecamere e hanno rilasciato delle brevi dichiarazioni ai giornalisti, senza rispondere alle domande. 

Trump: è stato un grande onore
Per il presidente in pectore, Trump, l'incontro alla Casa Bianca è stato un "grande onore". "Non vedo l'ora - ha detto -  di continuare a collaborare con Obama in futuro". 

Casa Bianca: Obama e Trump non hanno superato le differenze
L'obiettivo del colloquio tra Barack Obama e Donald Trump "non era di risolvere le differenze tra loro ma di assicurare un'agile transizione". Lo ha sottolineato il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest. "Posso dire che non hanno risolto tutte le loro differenze", ha spiegato, specificando tuttavia che "considerate le profonde differenze, che non si erano mai incontrati e l'importanza che il presidente pone sul buon svolgimento della transizione, il colloquio è da definirsi eccellente".

Tour delle First Ladies alla Casa Bianca
Michelle Obama ha accolto la futura First Lady, Melania Trump, facendole fare un tour della Casa Bianca, mostrandole la dimora in cui la nuova coppia presidenziale dovrà vivere a partire dal prossimo 20 gennaio. Michelle e Melania - ha spiegato il portavoce della Casa Bianca - hanno quindi parlato di come sia crescere dei figli a Washington. I Trump si dovrebbero infatti trasferire insieme al figlio Barron, di 10 anni. Per otto anni alla Casa Bianca hanno vissuto le figlie degli Obama Malia e Sasha.

Niente foto di gruppo delle coppie presidenziali
Gli Obama hanno cancellato la 'photo-opportunity' della attuale e futura coppia presidenziale all'ingresso sud della Casa Bianca. Lo scrive il Wall Street Journal. Una conferma di quanto imbarazzanti restino i rapporti dopo le accuse incrociate della campagna elettorale, dove gli Obama hanno attaccato duramente il candidato repubblicano. Nella sua prima visita alla Casa Bianca dopo aver vinto le elezioni nel 2008, Barack Obama e la moglie Michelle posarono per le telecamere accanto a George W. Bush e la first lady Laura.

Trump e il suo team riceveranno i briefing d'intelligence giornalieri
Trump e i membri del suo team di transizione inizieranno a ricevere i briefing di intelligence giornalieri questa settimana, ha fatto sapere la Casa Bianca in un comunicato. "Come parte di una lunga tradizione, dopo i briefing di intelligence che i due candidati hanno ricevuto prima delle elezioni, il presidente eletto e altri alti funzionari inizieranno a ricevere i briefing di intelligence giornalieri da parte della comunità di intelligence". Ieri, il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha detto che il team di Trump riceverà gli stessi tipi di documenti a disposizione per il presidente Barack Obama. 

Trump vede anche Ryan: abolire l'Obamacare
A Washington Trump ha avuto un faccia a faccia anche con lo speaker della Camera, il repubblicano Paul Ryan. Ed il vicepresidente Joe Biden ha incontrato il suo successore, Mike Pence. Trump ha rispolverato la 'vis polemica' quando è andato al Campidoglio per incontrare Ryan. I due hanno concordato su una lista di priorità del programma, e al primo posto hanno messo l'abolizione della cosiddetta Obamacare (Affordable Care Act) la riforma sanitaria voluta con forza dal presidente uscente, che ha dato assistenza sanitaria a circa 20 milioni di americani che ne erano sprovvisti. Obamacare che però, nel 2017 in 37 Stati vedrà un impennata di costi fino ad un massimo del 25%. 

Renzi chiama Trump: con l'Italia un'alleanza strategica
Matteo Renzi si è intanto congratulato in una telefonata con Donald Trump. Nel corso del colloquio, il premier ha ribadito l'importanza strategica della alleanza tra Italia e Stati Uniti e la volontà di lavorare insieme in vista della prossima presidenza italiana del G7 nel 2017.

Mosca: contatti con il team di Trump in campagna elettorale 
Durante la campagna elettorale per le presidenziali americane, "ci sono stati dei contatti" tra la Russia e i membri del team di Donald Trump: lo ha detto il vice ministro russo Serghiei Riabkov , secondo quanto riferisce Interfax. Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se questi contatti si intensificheranno dopo la vittoria di Trump, Riabkov ha risposto: "Si tratta di questioni di lavoro, e la successione delle azioni dipenderà dai temi che affronteremo. Naturalmente continuiamo questo lavoro anche dopo le elezioni".

Prima del giuramento Trump davanti ai giudici
Prima di giurare come presidente il prossimo gennaio, Donald Trump dovrà mettere piede in un tribunale il 28 novembre. Il prossimo Commander in chief sarà infatti chiamato a difendersi dalle accuse di frode che pesano sulla sua ormai defunta Trump University, un business definito "senza scrupoli", che impiegava insegnanti non qualificati, diffondeva messaggi falsi e sfruttava persone vulnerabili pronte a pagare migliaia di dollari per entrare in contatto con Trump.

È quanto emerso da una testimonianza di Ronald Schnackenburg, un ex impiegato dell'istituto fondato dal tycoon nel 2005 e chiuso nel 2010. Nello specifico, questo processo indaga sulle
irregolarità di un corso per diventare esperti nel settore immobiliare, di cui Trump è un magnate.

Nessun presidente eletto si è mai trovato nella situazione in cui è oggi Trump: doversi difendere davanti a una giuria poco prima di entrare alla Casa Bianca. Peraltro, questa causa è solo una delle molte in cui il miliardario di New York è stato coinvolto (o di cui è stato minacciato) durante la campagna elettorale. Oltre a numerose cause che riguardano la Trump University, ci sono molte accuse di molestie che pesano sulla sua testa da parte di molte donne che potrebbero decidere a loro volta di portarlo in tribunale.

È poi in corso un'inchiesta aperta dal procuratore generale dello stato di New York, Eric Schneiderman, che sta indagando su possibili attività "inappropriate" della Trump Foundation, la fondazione benefica del miliardario.

Proteste in 25 città Usa, almeno 100 arresti. A Oakland anche tre agenti feriti per lancio sassi e molotov
Intanto continuano le proteste anti-Trump. Sono almeno 100 gli arresti nel corso delle manifestazioni che si sono svolte nelle ultime ore in tutte le grandi città americane, almeno 25. A New York la polizia ha arrestato almeno 30 persone che manifestavano davanti alle Trump Tower sulla Fifth Avenue e a Columbus Circle. A Los Angeles a finire in carcere 15 manifestanti, a Chicago 13. A Oakland, in California, le proteste più dure con lancio di molotov e tre agenti feriti.