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MONDO

Nell'est del paese

Ucraina, Kiev accusa: razzi su Kramatorsk. Mosca: "Pronti ad escalation". Obama telefona a Putin

Poroshenko: "Ribelli hanno attaccato il quartier generale dell'esercito e una zona residenziale". I filorussi smentiscono. Resta alta la tensione anche sul fronte diplomatico, Putin: "Difenderemo i nostri interessi". Telefonata tra Washington e Mosca alla vigilia del vertice di Minsk

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(da twitter/@oksanarepinska)
Ucraina
I ribelli filorussi hanno attaccato con lanci di razzi il quartier generale dell'esercito ucraino e una vicina area residenziale a Kramatorsk, nell'est del Paese, a 50 chilometri dal fronte. A denunciarlo il presidente ucraino Petro Poroshenko. Le vittime sarebbero almeno 15, tra cui una donna, decine i feriti. I ribelli hanno smentito ogni attacco; Kramatorsk, vicino Sloviansk, nella regione di Donetsk, è stata riconquistata in estate dalle truppe governative. Intanto le forzedi Kiev hanno lanciato un'offensiva contro i separatisti e est di Mariupol. In serata la telefonata tra Barck Obama e Vladimir Putin, con l'inquilino della Casa Bianca ribadendo il sostegno degli Usa all'integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina. 

La telefonata tra i due leader
Obama ha chiamato Putin. Nella telefonata i due presidenti hanno discusso delle violenze e della presenza e delle azioni delle forze russe nelle regioni orientali ucraine, all'origine della crisi iniziata ormai quasi un anno fa. Il presidente americano ha poi ribadito il sostegno degli Usa all'integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina. Obama, riferisce la Casa Bianca, ha anche espresso la sua preoccupazione per l'escalation della violenza nell'Ucraina orientale e, soprattutto, per il sostegno che le truppe russe stanno ancora dando ai separatisti, invitando Mosca a cogliere l'occasione dell'incontro in programma a Minsk per arrivare ad una soluzione condivisa.

Secondo la nota del Cremlino, Putin ed Obama hanno discusso della crisi "interna" all'Ucraina e della necessità di una soluzione politica che fermi rapidamente lo spargimento di sangue. Il Cremlino ha anche aggiunto che i due presidenti hanno rilevato la necessità di tutelare i diritti degli abitanti di tutte le regioni ucraine, compresi quelli di lingua russa a est.

Il vertice a Minsk 
Mentre ancora si combatte nell'Est, sale la tensione anche sul fronte diplomatico. Le speranze di trovare una soluzione alla crisi in Ucraina sono affidate al vertice in programma mercoledì a Minsk tra i leader di Russia, Ucraina, Germania e Francia anche se "una fonte diplomatica russa", citata dall'agenzia Ria Novosti, assicura che domani non è in programma la firma di un accordo finale. 

Usa pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire 
Pur definendo “improbabile” l’intervento militare, gli Stati Uniti sono pronti a fornire armi a Kiev se la via diplomatica dovesse fallire. E' quanto emerso dall'incontro bilaterale tra il presidente americano Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel, con l'inquilino della Casa Bianca che dopo il faccia a faccia ha accusato la Russia di aver “violato tutti gli impegni presi con gli accordi di Minsk, continuando a operare nell'Ucraina dell'est, inviando soldati e artiglieria pesante e distruggendo interi villaggi". 

Mosca avverte: rischio escalation
Per il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, l’occidente cerca di destabilizzare la situazione in Ucraina con la minaccia di nuove sanzioni e con l’ipotesi di inviare armi. Una posizione dura, lievemente attenuata solo dalla garanzia che “la Russia è veramente interessata a risolvere la crisi”. Secondo il segretario del consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, se gli Stati Uniti decideranno di armare l'esercito di Kiev, nel sud-est ucraino ci sarà "un'ulteriore escalation del conflitto" e Mosca potrebbe reagire "con strumenti diplomatici". Nel frattempo 600 militari russi hanno iniziato un'esercitazione in Crimea, regione annessa dalla russia nel marzo scorso dopo un controverso referendum.

Mogherini: "Iniziativa franco- tedesca ha mandato europeo"
"L'iniziativa franco-tedesca di questi giorni - ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Federica Mogherini rispondendo alle domande degli europarlamentari a Strasburgo - è un'iniziativa europea". L'Europa, ha detto ancora la Mogherini "non sta solo dando sostegno tecnico all'Ucraina, ma anche economico: abbiamo proposto un terzo pacchetto di 1,8 miliardi di euro di aiuti e confido che questa nuova misura trovi l'appoggio del Parlamento".