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MONDO

Ucraina dell'Est

Battaglia a Sloviansk. Kerry: mondo pronto ad agire contro la Russia; Putin:ci saranno conseguenze

Il segretario di Stato americano lancia un avvertimento a Mosca che sta "cercando di sabotare la democrazia con l'intimidazione" e ora "deve scegliere". Intanto la Russia ha annunciato di aver avviato nuove esercitazioni militari al confine e Kiev smentisce stop delle operazioni antiterrorismo e dà l'utlimatuma Mosca: 48 ore per spiegare cosa sta succedendo. A Sloviansk 7 morti, Putin: "L'operazione militare di Kiev avrà conseguenze"

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Sloviansk (LaPresse)
"Mosca deve scegliere, il mondo è pronto ad agire contro la Russia". È l'avvertimento lanciato dal segretario di Stato americano, John Kerry dopo la nuova escalation di violenze nell'Ucraina dell'Est. A una settimana dall'accordo di Ginevra, dice, ''è chiaro che solo una parte sta mantenendo gli impegni presi. Il governo dell'Ucraina sta rispettando gli impegni presi, come dimostrato dai passi presi sull'amnistia
e nel proteggere le etnie". La Russia invece, sostiene il segretario di Stato, non ha assunto un ''singolo passo'' per aiutare l'attuazione dell'accordo anzi "sta giocando un
ruolo attivo in Ucraina, sta cercando di sabotare la democrazia con l'intimidazione".

Intanto, di fronte all'annuncio di Mosca di nuove esercitazioni militare al confine, il governo di Kiev ha dato alla Russia un utlimatum: 48 ore di tempo (fino alle ore 16 locali del 26 aprile) per spiegare nel dettaglio cosa sta avvenendo al confine con l'Ucraina. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri. Poco prima, in un'intervista tv, il presidente ad interim Oleksandr Turchynov ha ribadito la richiesta alla Russia di "fermare l'ingerenza negli affari interni di Kiev e ritirare le truppe dai confini orientali dell'Ucraina". Mosca si difende "Siamo costretti a reagire alla macchina militare ucraina e alle esercitazioni della Nato", ha detto il ministro della Difesa. 

Kiev smentisce lo stop delle operazioni antiterrorismo
Il ministro dell'Interno ucraino, Arsen Avakov, ha negato che l'operazione antiterrorismo nell'est del Paese sia stata sospesa dopo l'annuncio della Russia dell'avvio di esercitazioni militari al confine. "Non c'è stata alcuna sospensione nell'operazione antiterrorismo per la minaccia di invasione militare russa come riferito da molti media", ha scritto Avakov su Facebook. Ha poi aggiunto "i terroristi dovranno stare all'erta 24 ore al giorno mentre la popolazione civile non ha nulla da temere". Il ministro ha assicurato che uno degli obiettivi principali dell'operazione condotta da poliziotti e militari è "la riduzione al minimo dei rischi per la popolazione civile".

Putin: "L'operazione militare di Kiev avrà conseguenze"
Vladimir Putin ha definito l'intervento dell'esercito ucraino contro il suo stesso popolo nell'est del Paese "un crimine grave". Putin ha minacciato "conseguenze" per quella che Kiev definisce un'operazione "antiterrorismo" contro i separatisti filorussi. "Se il regime attuale a Kiev ha veramente iniziato ad usare l'esercito contro il popolo – ha tuonato - si tratta di un crimine grave. È un'operazione di repressione che avrà conseguenze su coloro che prendono decisioni, in particolare sulle relazioni tra i governi".

Combattimenti a Sloviansk
A scatenare la reazione di Mosca è quanto sta accadendo nelle ultime ore nell’Ucraina dell’est. Divampa infatti la battaglia alle porte di Sloviansk, la città ribelle diventata la roccaforte della rivolta filo-russa. Le forze di Kiev hanno raggiunto la periferia della città in mano ai ribelli da metà aprile e negli scontri sono stati uccisi 5 miliziani separatisti e distrutti tre checkpoint "illegali". Fonti giornalistiche parlano invece di 7 morti. Non è chiaro se le truppe ucraine si preparino a invadere Sloviansk, la città simbolo del movimento separatista che vuole l'annessione alla Russia dell'est dell'Ucraina, il cuore industriale e russofono del Paese. Certo è che il ministero dell'Interno di Kiev ha chiesto agli abitanti di non uscire dalle proprie abitazioni e di "non lasciare bambini da soli per le strade", come si legge in un comunicato.

Appello dell'Onu "astenersi da azioni militari" 
Il segretario Generale dell'Onu Ban Ki Moon Ban Ki-moon ha lanciato un
appello ad astenersi "a tutti i costi da azioni militari in Ucraina, per evitare che la situazione finisca fuori controllo. In un comunicato diffuso dal suo portavoce, il segretario generale dell'Onu ha espresso seria preoccupazione per le violenze nell'est del Paese e ha esortato le parti in causa a rispettare gli accordi di Ginevra