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MONDO

Vertice Hanoi, Kim: se non volessi denuclearizzare non sarei qui

 Dopo l'iniziale sfoggio di ottimismo da parte dei due leader sull'esito dei negoziati, improvvisamente la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha fatto sapere che Trump sarebbe tornato nel suo hotel, quindi senza pranzare con Kim

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E' finito prima del previsto il vertice tra il presidente americano Donald Trump e il leader nordcoreano Kim Jong-un. Dopo l'iniziale sfoggio di ottimismo da parte dei due leader sull'esito dei negoziati, improvvisamente la portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, ha fatto sapere che Trump sarebbe tornato nel suo hotel, quindi senza pranzare con Kim, e che la sua conferenza stampa è stata anticipata di due ore.
 
 Sembra pertanto saltata anche la firma di una dichiarazione finale congiunta. Eppure Kim, per la prima volta rispondendo alle domande della stampa estera, si era detto pronto a denuclearizzare e felice di ospitare un'eventuale rappresentanza diplomatica Usa a Pyongyang. Trump aveva promesso risultati "epocali" pur segnalando di non avere fretta sul fronte delle denuclearizzazione.    "La velocità non è importante per me. Apprezzo che non ci siano stati test di missili nucleari", ha affermato il presidente Usa. E' dalla fine del 2017 che Kim non conduce test atomici. "Quello che conta è fare l'accordo giusto", ha rimarcato il miliardario, indicando di aver abbassato l'asticella delle pretese sulla tempistica della denuclearizzazione della Corea del Nord ma promettendo comunque un'intesa "molto speciale".      Il tete-a-tete, solo con gli interpreti, è durato una mezz'ora. La riunione è stata poi allargata agli advisor. La programmata chiacchierata a bordo piscina tra Trump e Kim, entrambi in completo giacca, è stata spostata all'interno del lussuoso hotel Metropole per il caldo (23 gradi) e soprattutto per l'umidità al 93%. "Tra noi il rapporto è molto forte e quando si ha una buona relazione possono succedere molte cose buone", ha sottolineato il 72enne presidente. "Ritengo, d'intuito, che possiamo produrre buoni risultati", ha concordato il 35enne Kim. Ma qualcosa non ha funzionato.    Dopo la colazione di lavoro era prevista la firma di un accordo congiunto. La Casa Bianca aveva fatto sapere che la dichiarazione finale avrebbe potuto sancire formalmente la fine della guerra coreana del 1950-1953, mai proclamata formalmente (vige ancora un armistizio). Trump e Kim hanno invece entrambi già lasciato l'hotel del vertice.   Il primo summit tra Trump e Kim, lo scorso giugno a Singapore, non ha portato a risultati concreti. Kim aveva promesso di smantellare la centrale di Yongbyon, ma non lo ha fatto, mentre il sito di Punggye-ri sembra sia parzialmente crollato da solo.


Se non volessi denuclearizzare la Corea del Nord non sarei qui ora". Lo ha detto il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, durante l'incontro con il presidente Donald Trump a Hanoi, in Vietnam.
 "Caspita! E' una buona risposta. Potrebbe essere la migliore che abbiate mai sentito". Cosi' il presidente Donald Trump ha commentato la dichiarazione del leader nordcoreano.
 
Trump non ha "fretta" sulla denuclearizzazione della Corea del Nord purche' venga raggiunto un buon accordo con il leader Kim Jong-un. "La velocita' non è importante per me. Apprezzo che non ci siano stati test di missili nucleari", ha dichiarato Trump, incontrando per il secondo giorno ad Hanoi, in Vietnam, il dittatore di Pyongyang. E' dalla fine del 2017 che Kim non conduce test atomici. "Quello che conta è fare l'accordo giusto", ha rimarcato il miliardario, indicando di aver abbassato l'asticella delle pretese sulla tempistica della denuclearizzazione della Corea del Nord ma promettendo comunque un'intesa "molto speciale". Anche Kim ha sfoggiato ottimismo, impegnandosi a fare il possibile per la riuscita del vertice. Ha stigmatizzato gli scettici, dicendo che il summit con Trump gli sembrerà un "film di fantasia" e ha poi lasciato di stucco la stampa, rispondendo ad un giornalista straniero, come probabilmente non era mai accaduto prima. "E' troppo presto per dirlo ma posso affermare di non essere pessimista", e' stata la risposta di Kim ad un reporter del Washington Post.     

Il tete-a-tete, solo con gli interpreti, è durato una mezz'ora. La riunione è stata poi allargata agli advisor. La programmata chiacchierata a bordo piscina tra Trump e Kim, entrambi in completo giacca, è stata spostata all'interno del lussuoso hotel Metropole per il caldo (23 gradi) e soprattutto per l'umidità al 93%. "Tra noi il rapporto è molto forte e quando si ha una buona relazione possono succedere molte cose buone", ha sottolineato il 72enne presidente.