Cina. Dalla rivoluzione al Covid: i 100 anni del Partito comunista cinese in 30 foto
Il partito comunista cinese celebra il centenario dalla fondazione, ripercorriamo questo secolo con le immagini storiche
L'altra notte nel "Nido", lo stadio nazionale cuore dei Giochi Olimpici del 2008, è andato in scena alla presenza dei vertici del partito uno spettacolare show conclusosi con i fuochi d'artificio. Il programma ufficiale delle commemorazioni si concluderà giovedì 1 luglio, anniversario della fondazione del partito, allora movimento politico clandestino, nel 1921.
Da quando ha preso il potere durante la guerra civile nel 1949, il PCC ha vissuto una storia tumultuosa e drammatica. Il presidente Xi Jinping cerca di cogliere l'occasione per enfatizzare la grande ascesa del Paese dal punto di economico e di influenza militare e diplomatica negli ultimi quattro decenni da quando sono state promulgate le prime riforme di modernizzazione. In questi decenni la Cina è cresciuta fino a diventare la seconda più grande economia del mondo - è di pochi giorni fa l'inaugurazione della seconda diga più grande del mondo - si è inserita a pieno titolo nella corsa alla "conquista dello Spazio" mettendo in orbita una stazione spaziale e portando una sonda su Marte, ma soprattutto ha espanso la sua influenza economica e politica in tutta l'Asia e oltre, in particolare nel continente africano.
Depennati dalla memoria i momenti tragici della storia del partito-Stato durante l'ascesa e il consolidamento della leadership di Mao Zedong, dalla "Grande Carestia" a cavallo tra gli anni '50 e '60 conseguenza delle riforme del cosiddetto "Grande balzo in avanti", ai massacri della Rivoluzione culturale, dall'annosa questione del Tibet alla sanguinosa repressione militare del movimento pro-democrazia di Piazza Tienanmen, dal braccio di ferro contro le pulsioni democratiche presenti nell'ex colonia britannica di Hong Kong, alle polemiche per i campi di internamento e lavoro forzato nello Xinjiang. L'ultimo controverso capitolo di questa storia è la gestione della pandemia di Coronavirus partita dal Wuhan alla fine del 2019, prima negata e poi affrontata con orgoglio patriottico dal partito.