L'allarme

Ansia e stress tra i giovani, psicologi in scuole e atenei

Ospedale Gaslini: numeri allarmanti, aumento esponenziale di ricoveri per disturbi psichiatrici post pandemia negli adolescenti

Ansia e stress tra i giovani, psicologi in scuole e atenei
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Studenti di liceo in Aula

Difficoltà, sofferenza, isolamento, ma anche ansia da prestazione. Il malessere è diffuso nella vita di tanti adolescenti e i disturbi correlati all’ansia sono uno dei tratti distintivi di quella che alcuni esperti hanno ribattezzato la “generazione Covid”.

E’ una sorta di aspettativa schiacciante, soprattutto tra gli studenti universitari ma anche delle scuole superiori, quella che i ragazzi si trovano talora a vivere e non sempre riescono ad affrontare. Si perde di vista l’esperienza formativa, fatta di partecipazione e crescita e ci si focalizza sul percorso fatto di obiettivi da raggiungere, prestazioni e performance di cui essere all'altezza. 

Nei giorni scorsi la rete degli studenti e l'Unione degli universitari hanno avanzato alla Camera la richiesta di regolare e finanziare un servizio di assistenza psicologica, psicoterapeutica e di counselling scolastico e universitario, con personale professionista e che si interfacci con il servizio sanitario territoriale assicurando la presa in carico degli studenti che ne abbiano bisogno.

Presìdi permanenti, stabili, strutturali, psicologici, di sostegno agli studenti con i fondi che ci sono a disposizione, "lo faremo, è un'altra sfida che abbiamo intenzione di accettare". A dirlo è stata il ministro dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervenendo all'apertura dell'anno accademico dell'Università Politecnica delle Marche. 

E dall'Ospedale pediatrico Gaslini di Genova arriva un allarme per un aumento esponenziale dei ricoveri per disturbi psichiatrici negli adolescenti, passati dai 72 del 2019 ai 270 del 2022, con un incremento dei pazienti di sesso femminile, passati dal 46% al 73%, e per un incremento dell’aggressività verso se stessi con numeri che sono letteralmente "esplosi".   

Secondo lo studio “Dipendenze comportamentali nella Generazione Z”, frutto di un accordo tra il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità, presentato all'Iss, quasi 2 milioni di adolescenti in Italia presentano caratteristiche compatibili con una dipendenza comportamentale: 1,2 milioni di dipendenza dal cibo, quasi 500mila da videogiochi; circa 100mila da social media. 

Sono oltre 65 mila, invece, i ragazzi che fuggono dai rapporti sociali (il cosiddetto Hikikomori). "Visto che il nostro è un Governo di legislatura, potremmo darci come obiettivo quello di far tornare nella scuola una figura chiave come quella del medico o quella dello psicologo", ha commentato il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenendo alla presentazione dello studio all'Istituto Superiore di Sanità.