Il Friuli Venezia Giulia (e l'Italia) a caccia di investimenti in dollari

A Trieste la Conferenza delle regioni a confronto con il Comitato transatlantico, l'organismo italo-americano che facilita gli investimenti statunitensi

L'obiettivo inseguito, nei prossimi anni, è aumentare gli investimenti congiunti tra Italia e Stati Uniti nell'industria, nella ricerca e nel capitale umano.

Lo certifica la lettera d'intenti sottoscritta fra la Conferenza delle Regioni e il Transatlantic Investment Committee, il Tic, un gruppo di lavoro che riunisce le due rappresentanze diplomatiche per facilitare investimenti reciproci. 

E' l'ultimo atto formale al Trieste Convention Center dove la parola d'ordine è potenziare l'attrattività degli investimenti esteri nelle regioni italiane.

Con il documento le due entità puntano a favorire l'emersione di eccellenze industriali e di ricerca a livello regionale e a facilitare l'individuazione di controparti statunitensi interessate a sviluppare investimenti e commercio. 

Il presidente della conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga mette al centro l'importanza della semplificazione e dell'agevolazione fiscale ma soprattutto quella di avere regole certe per gli imprenditori. 

Serve anche la condivisione degli obiettivi strategici, creando la massima sinergia fra Stato e Regioni, e invita Fedriga a sostenere la candidatura di Roma all'Expo. 

A livello regionale emerge che nel 2022 il Friuli Venezia Giulia ha triplicato gli investimenti da parte di aziende straniere. Da una media del 2 per cento degli ultimi tre anni si è arrivati al 6,3 per cento.

Nel servizio, l'intervista ad Andrea Gumina, presidente del Transatlantic investment committee.

Le immagini sono state girate da Renato Orso e montate da Andrea Zorzini