Il giuramento al Quirinale, domani il primo Consiglio dei Ministri

Notte romana per i ministri piemontesi in attesa di sedere sugli scranni del governo. Le istituzioni locali e il mondo dell'economia piemontese guardano con fiducia a Roma, dove mai nella storia della Repubblica furono nominati così tanti subalpini

La squadra è composta e nel pieno dei suoi poteri. Dopo il giuramento stamattina al Quirinale, la foto di rito e i legittimi festeggiamenti, i quattro ministri piemontesi si preparano ad una nottata romana. Resteranno nella capitale, in vista del primo Consiglio dei Ministri convocato per le 12 a Palazzo Chigi.

La speranza del territorio è che sappiano far pesare il loro numero. Mai prima d'ora era stata così ricca la rappresentanza piemontese in un esecutivo. 

Paolo Zangrillo alla Pubblica amministrazione, Guido Crosetto alla Difesa, Gilberto Pichetto Fratin al ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Daniela Santanché al Turismo. A loro si aggiunge Giuseppe Valditara, milanese ma docente di Diritto all'Università di Torino, neo titolare dell'Istruzione.

Arrivati  al Quirinale tra emozione e orgoglio. Sfilati tutti di fronte al capo dello Stato e alla prima presidente del Consiglio donna d'Italia. 
Ed è la prima volta per qualcuno anche nella squadra di governo: è il caso di Zangrillo e Valditara. Crosetto, all'atto del giuramento, tradisce il rapporto di reciproca fiducia e collaborazione con Meloni: doppia stretta di mano e sorriso d'intesa. Pichetto Fratin, arrivato e ripartito dal Quirinale a bordo di un'auto elettrica, non commenta il caso delle deleghe inizialmente invertite con Zangrillo. Intoppo archiviato, ora bisogna mettersi al lavoro.

servizio di Manuela Gatti