L’addio sarà sabato 10 febbraio al Duomo di Torino. Poi la tumulazione a Superga, là dove riposano gli avi di una dinastia che lui ha visto regnare solo da bambino.
Il principe che mai fu re
Era nato a Napoli, Vittorio Emanuele di Savoia. Proprio come quel suo nonno omonimo, re Vittorio Emanuele III che, consegnando il Paese al fascismo prima e fuggendo da Roma poi, di fatto gli impedì di salire un giorno su quel trono evaporato con il Referendum del 2 giugno del '46.
L'esilio
Figlio dell'ultimo sovrano d'Italia, Umberto II, il re di maggio, il principe che mai fu re è morto a Ginevra a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno. Una vita trascorsa in buona parte in esilio, la sua. Il ritorno solo nel 2003.
Lo sparo di Cavallo
E una vita ricca di scandali. Un episodio su tutti: è il 1978. Un colpo d’arma da fuoco uccide il giovane tedesco Dirk Hamer sull'isola di Cavallo, in Corsica. Vittorio Emanuele viene arrestato e processato in Francia. Nel 1991, dopo una lunghissima battaglia legale, il proscioglimento. Che chiuse un caso su cui, però, i dubbi restano moltissimi.
Una figura controversa
Una figura controversa, quella di Vittorio Emanuele di Savoia. Mai in fondo amata da quel Paese ricevuto in eredità per nascita prima che la Storia si mettesse di mezzo.
L'annuncio della morte
L'annuncio in una nota della Real Casa di Savoia in cui si legge: "Alle ore 7,05 di questa mattina, 3 febbraio 2024, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, circondato dalla Sua famiglia, si è serenamente spento in Ginevra. Luogo e data delle esequie saranno comunicati appena possibile".
La sepoltura
I funerali sabato 10 febbraio al Duomo di Torino. Poi la sepoltura, in forma privata, a Superga. La camera ardente sarà allestita nei giorni precedenti, all'interno della chiesa di Sant'Uberto alla Reggia di Venaria Reale.
Tgr Piemonte