L'emergenza

Freddo e respingimenti sulla rotta dei migranti verso la Francia

Grido d'allarme del Piemonte: "La Francia cambi atteggiamento". Da Oulx a Torino il sistema di accoglienza è in affanno

Temperature vicine allo zero stanotte sulle montagne della Val di Susa. Una famiglia di sette afgani, compreso un minore, è stata soccorsa dalla Croce Rossa tra Cesana e Claviere, altre due persone recuperate nei pressi della chiesa. Inizia a fare molto freddo per chi dal Piemonte tenta, di notte, di raggiungere la Francia. E i respingimenti sono continui: più di 50 in 24 ore al Monginevro, una decina solo stamattina

Blitz del Presidente della Regione al confine

"La Francia cambi atteggiamento", ha chiesto il Presidente della Regione Alberto Cirio che in serata al confine ha incontrato i sindaci della zona. "Eroi" li ha definiti. In loro aiuto sarà portata in Prefettura la proposta per dotare Claviere di un presidio fisso dedicato delle forze dell'ordine. 

Il sistema di accoglienza in affanno

L'emergenza, intanto, non aspetta. Mentre da Parigi arriva una timida apertura a una condivisione europea, la macchina dell'accoglienza è in affanno. Al rifugio Massi di Oulx stanotte hanno dormito in 130 su 80 posti. Sarà operativo per due settimane in più a Torino il centro di accoglienza di via Traves, dove al momento le presenze superano le 430, quasi 4 volte la capienza massima. Dal sindaco Stefano Lo Russo in Consiglio comunale l'appello al governo affinché trovi una soluzione strutturale.