"La situazione nello stabilimento barese di Bosch è preoccupante. Con Regione Puglia e azienda le organizzazioni sindacali sono d'accordo per convocare un tavolo ministeriale per cercare di capire come usare al meglio le risorse del Pnrr e gli accordi di programma della Regione". Lo ha detto il segretario generale della Uilm Bari-Bat, Riccardo Falcetta, al termine del tavolo regionale organizzato oggi al quale hanno preso parte le sigle sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Ugl. Per la Regione Puglia era presente il comitato Sepac e l'assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo; per Bosch l'amministratore delegato di Bosch Italia, Renato Lastaria; e il responsabile delle risorse umane per l'Italia, Alessandro Brunelli. "La Regione - aggiunge Falcetta - si è resa disponibile a mettere in campo le risorse economiche necessarie per arginare una crisi creata da una transizione mal governata. Bosch, invece, ha detto che ad oggi non ha alcun prodotto da portare sullo stabilimento di Bari". Il sindacalista spiega che "chi decide è la Germania e speriamo che con il tavolo ministeriale sia possibile sollecitarla perché ci dica cosa vuole fare dello stabilimento di Bari". Al momento nel sito pugliese sono stati dichiarati 650 esuberi e sono utilizzati ammortizzatori che interessano "il 40% della forza lavoro", aggiunge. Nel corso della mattinata una delegazione di lavoratori si è raccolta in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale pugliese, mentre era in corso il tavolo.
Nello stabilimento lavorano complessivamente 1600 dipendenti, in maggioranza addetti alla produzione di componenti per motori. Nel luglio del 2022 l'azienda aveva sottoscritto un accordo impegnandosi a ricercare nuovi prodotti, anche oltre il settore automotive con il giusto supporto di investimenti. La allocazione a Bari di produzioni di componenti per e-bike "non solo non ha compensato i cali dei volumi del diesel - sostengono i sindacati - ma anzi si sta a sua volta riducendo del 50% rispetto alle aspettative. O Bosch avvia una seria diversificazione produttiva, oppure lo stabilimento di Bari chiuderà"