Il trentino Chico Forti, condannato per omicidio e che si è sempre proclamato innocente, è in carcere negli USA da 23 anni.
Un gruppo di amici lo ha sempre sostenuto nella sua battaglia per dimostrarsi estraneo ai fatti ed oggi, nel giorno del suo 64esimo compleanno, inaugura una statua in via Belenzani a Trento.
Per l'occasione Chico Forti ha inviato un messaggio audio che si può ascoltare qui sotto.
La statua intitolata “Chico Forti sono io” è esposta in Via Belenzani a Trento presso Palazzo Benvenuti, sede della Cassa Rurale di Trento. Rappresenta un uomo che si libera dalla roccia che lo imprigiona.
L'opera è firmata dall'artista Nello Petrucci. Quest'ultimo, insieme all'imprenditore Gualtiero Vanelli (fondatore di Civiltà del Marmo) e alla famiglia del tenore Andrea Bocelli, hanno unito le forze per sostenere e dare voce - anche attraverso l'arte - alla causa di rimpatrio di Forti, recluso da ventitré anni in un carcere a Miami.
Bocelli ha inviato a Chico Forti i suoi auguri musicali.
Chico Forti, trentino ex campione di surf e film maker, è stato condannato per l'omicidio di Dale Pike, figlio di Anthony Pike, dal quale Forti stava acquistando un hotel a Ibiza. Una condanna all'ergastolo senza la possibilità di liberazione condizionale.
Forti si è sempre dichiarato innocente. Con lui ne sono convinti i familiari, in particolare lo zio Gianni Forti e un comitato di amici che si è battuto in questi 23 anni con svariate iniziative e coinvolgendo molte celebrità.
Varie inchieste giornalistiche ed indagini hanno sollevato molti interrogativi sulla modalità dell'inchiesta che ha portato alla condanna.
Nel dicembre 2020 l'allora ministro Di Maio aveva annunciato che Forti sarebbe stato estradato in Italia, ma fino ad oggi continua la detenzione in Florida.
Davanti alla statua svelata, lo zio di Chico, Gianni, non ha nascosto la propria commozione: “Dico sempre, ogni volta che prendo in mano il microfono, che spero sia l’ultima volta che parlo a nome di Chico. L’idea di una statua per lui è stata della famiglia Bocelli, tiene viva la speranza ed io continuo a portare avanti questa battaglia “.
Presenti all'evento anche il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, il vicepresidente regionale, Roberto Paccher, ed il presidente di Cassa Centrale, Giorgio Fracalossi.