La lezione di Maestri. Messner: "Con lui, il nome delle Dolomiti nel mondo"

Un documento dell'archivio Rai mostra "il ragno delle Dolomiti" spiegare l'arrampicata ai ragazzi. L'addio di Messner: "Ero un suo fan. Ha saputo unire arrampicata libera e artificiale, aprendo alcune vie molto tecniche come la Roda di Vael"

Erano gli anni '60, Cesare Maestri sulle Dolomiti di Brenta, svelava i segreti dell'arrampicata ad alcuni ragazzi. Forse increduli che quelle vette così aspre e irraggiungibili, potessero essere scalate.

Un documento dell'archivio Rai, forse la migliore prova di un personaggio che ha insegnato non solo una tecnica, ma una via per sentire ancora più vicina, come amava ripetere, la propria libertà.

Un innovatore, riconosciuto da un altro grande dell'alpinismo, Reinhold Messner.

Tra i due qualche dissapore, ma il rispetto non è mai venuto meno. "Ha portato - dice Messner - in giro per il mondo il nome delle Dolomiti, ma specialmente il Brenta. Lui girava con tante conferenze a portare queste bellezze e questo fascino anche in altre regioni e nazioni".

E mentre l'alpinismo continua ad evolversi, Messner rivela "Ero un suo fan. Quello che Cesare Maestri ha fatto è l'annessione della arrampicata libera con l'arrampicata artificiale, lui era in tutte queste discipline un caposcuola".