All'alba si alzano gli elicotteri. Le ricerche sono al terzo giorno. La Marmolada ha restituito finora 7 vittime e 8 feriti, di cui due gravi. Otto i dispersi ufficiali. Speranze di trovare persone ancora in vita, praticamente zero. Si cercano i resti, dall'alto coi droni e i radar. Ma non si sale, troppo rischioso. Questa mattina durante i sorvoli sono stati individuati alcuni indumenti, e ora si stanno facendo altre verifiche.
Le vittime riconosciute dai parenti per ora sono Filippo Bari, Tommaso Carollo e Paolo Dani, tutti vicentini.
Filippo, 27 anni, abitava a Malo, in provincia di Vicenza, con la compagna ed un figlio di 4 anni. Gli amici hanno organizzato per loro una raccolta fondi.
Tommaso Carollo, 48 anni, era sulla Marmolada con la compagna Alessandra De Camilli, 51 anni di Schio (Vicenza), lei si è salvata. Ricoverata all'ospedale di Trento, è stata operata ad un ginocchio e a un braccio.
Paolo Dani, di Recoaro (Vicenza) aveva 52 anni, era un esperto elicotterista e guida alpina.
Tra i dispersi Davide Miotti, guida alpina, che abitava a Tezze sul Brenta, nel padovano, con la moglie Erica Campagnaro, dispersa anche lei.
Così come Emanuela Piran di Bassano del Grappa (Vicenza) e il compagno Gianmarco Gallina di Montebelluna (Treviso). Insieme avevano un sogno: un rifugio sotto la Marmolada.
Il più giovane tra i dispersi ha 22 anni appena, si chiama Niccolò Zavatta vicentino di Barbarano Mossano, studente universitario. Salvo invece l'amico che era con lui, Riccardo Franchin, di 27 anni, ricoverato a Trento.
Tra i feriti c'è anche un quarantenne in rianimazione a Treviso: il volto sfigurato, è grave. Infine a Feltre (Belluno) c'è un uomo straniero di 65 anni, anche lui in terapia intensiva.
Nel servizio di Sara Barovier, montato da Davide Baldan, l'intervista a Stefano Cotter, Soccorso Alpino Canazei (Trento), e Matteo Gasperini, pilota droni Soccorso Alpino