Rovigo

Il centenario dell'assassinio di Giacomo Matteotti: arrivano i fondi per le celebrazioni

Il programma si stava allungando e arricchendo, ma fino all'ultimo si è temuto che da Roma non arrivassero i soldi

L'iniziativa della senatrice a vita Liliana Segre ha fatto strada. Al Senato prima, disegno di legge votato all'unanimità, alla Camera poi e il provvedimento per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti è andato in porto. Dietro le parole c'erano i contributi per finanziare le tante e varie iniziative da mettere in campo per ricordare il deputato socialista polesano assassinato il 10 giugno del 1924. Mesi di tira e molla, di silenzi e ritardi, e finalmente la buona notizia. "I soldi - dice Giuseppe Tasso sindaco di Fratta Polesine e presidente del comitato per le celebrazioni - sono arrivati".

La casa museo, dove visse Giacomo Matteotti, è stata restaurata e adeguata per tramandare quel bene alle future generazioni. Restano altri fondi per altre iniziative. Ne ha messe anche la Regione Veneto per sistemare la tomba di famiglia.

Borse di studio, convegni e anche una trasferta dal Polesine a Riano, alle porte di Roma, dove fu ritrovato, due mesi dopo il delitto, il cadavere del deputato socialista, ucciso da una squadra di fascisti.

Abbiamo intervistato Giuseppe Tasso, sindaco di Fratta Polesine, Rovigo