A parlare sono i numeri. In Italia un lavoratore su quattro è povero, l'11,5% dei giovani abbandona gli studi, e in piena pandemia ha rinunciato a curarsi. Ancora una la volta, ad essere penalizzate sono donne.
A tracciare un quadro a tinte fosche è l’Oxfam che punta ad una società di uguaglianza. “L'impegno - commenta Roberto Barbieri, direttore generale di Oxfam Italia- è invertire la rotta e contribuire concretamente alla creazione di società più eque, mobili e dinamiche, riducendo e spuntando le forbici che acuiscono le differenze".
Fao
La disuguaglianza tra chi può mangiare e chi no, è un paradosso. Tra chi può farlo e spreca e chi è a rischio fame.
“L'accesso al cibo, cioè tra chi può e chi non può mangiare, è resa ancora più drammatica dal paradosso distributivo: una fascia della popolazione che può permettersi di sprecare il cibo a fronte di un'altra a rischio fame”, ha spiegato Maurizio Martina, vice direttore della Fao.
Sant’Egidio
A toccare con mano la povertà in Italia è la comunità di Sant’Egidio. Dall’inizio della pandemia 600mila i pacchi alimentari, offerti dalla comunità, si sono triplicati rispetto al periodo pre-pandemia. Più di un milione i pasti serviti nelle mense. Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio, apre un altro capitolo: l’aumento prezzi delle bollette con “molti zeri” . IL 68% degli italiani si dice oggi “molto preoccupato” o “abbastanza preoccupato” dalle difficoltà di pagare le bollette. Negli ultimi nove mesi 4,7 milioni di persone hanno già “saltato” il pagamento di almeno una bolletta di luce e gas e altri 3,3 milioni temono di fare lo stesso a breve. Sei milioni sono in povertà assoluta e questa tocca soprattutto le famiglie monoreddito, persone anziane e con lavoro precario, madri sole e la fascia d’età 36-50 anni.
Europa
In questo quadro a tinte fosche si intravede uno spiraglio di luce. L’Istat sulla redistribuzione del reddito nel 2022 ha calcolato che gli interventi rivolti alle famiglie hanno lievemente ridotto la diseguaglianza passando dal 30 al 29,6%. Resta però il rischio per famiglie senza figli o solo con ragazzi adulti.