In piazza XX settembre si leggono articoli della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell'Uomo, per dire no alla paura della diversità. A Civitanova Marche sono scesi in piazza i sindacati Cgil Cisl e Uil, associazioni, partiti di centrosinistra (Pd, Articolo 1, Sinistra italiana), a poche centinaia di metri dal luogo dove è stato ucciso Alika Ogorchukwu: una tragedia che ha scosso una comunità e l'ha costretta a interrogarsi.
"Non vogliamo girarci dall'altra parte - dice Annalisa Ubertoni di Refugees Welcome - Dobbiamo lavorare perché i diritti siano per tutti e chiunque abbia il diritto di emigrare e di stare in un Paese che non è il suo". Il razzismo in questo territorio esiste, dice John, giovane nigeriano, da cinque anni in Italia: è arrivato senza niente, ora è assistito da Refugees Welcome, ha un tetto e un lavoro. "C'è chi ti guarda storto, non risponde quando lo saluti - racconta - ma ci sono anche persone brave".
Tra le sigle aderenti al presidio, Amnesty International, Anpi, Arci, Libera, la cui referente maceratese Maddalena Bosciano spiega: "Vogliamo dare una risposta culturale al muro di gomma dell'indifferenza".
Sabato è in programma un altro corteo di solidarietà: parteciperanno la comunità nigeriana, il Comitato 29 luglio nato dopo la tragedia, le istituzioni locali. Ci sarà anche la famiglia di Alika Ogorchukwu.
In piazza XX Settembre letti articoli della Costituzione
Fiaccolata per Alika
Manifestazione di solidarietà ieri sera a Civitanova Marche, dove è stato ucciso Ogorchukwu. Presenti diverse associazioni: "Vogliamo dare una risposta culturale al muro di gomma dell'indifferenza", dicono