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ITALIA

200 vittime di naufragi

Migranti, in 6.000 verso i porti italiani: 113 nuovi dispersi in mare

Dopo gli 80 migranti morti nel tentativo di raggiungere porto di Pozzallo, l'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni, rende noto un altro naufragio con 113 dispersi. Sale a 200 il numero di vittime in pochi giorni 

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Nuove vittime del Mediterraneo, oramai grande cimitero sull'acqua. Sale a 200 il numero delle vittime di naufragi, se aggiungiamo 113 nuovi dispersi, tra cui 30 donne e nove bambini, agli 80 che tentavano di raggiungere il porto di Pozzallo nei giorni scorsi e su cui la Procura di Ragusa ha aperto un'inchiesta. A rendere noto il nuovo naufragio davanti alle coste di Az Zawyah è stata l'Oim, l'Organizzazione internazionale delle migrazioni. "Ce lo hanno riferito i nostri colleghi in Libia - ha spiegato il portavoce Oim Flavio De Giacomo - Hanno parlato con i sette sopravvissuti, sei uomini e una donna, che hanno spiegato di essere saliti su un gommone in 120. Sono 113 le persone disperse, probabilmente annegate". Già arrivano le prime reazioni: per Paolo Grimoldi, deputato leghista e Segretario della Lega Lombarda, "i tanti morti annegati pesano sulle coscienze di tutti gli irresponsabili che li spingono a partire", ma anche delle navi delle Ong, che con la loro presenza "di fatto li incoraggiano a partire, pensando che tanto troveranno subito una nave che li raccoglierà". 

Negli ultimi due giorni nei porti siciliani e calabresi sono arrivati oltre 2.120 migranti ma se ne aspettano molti di più perché i salvataggi in questo fine settimana hanno coinvolto, come ha verificato l'Unhcr, oltre seimila persone che hanno attraversato il Mediterraneo per raggiungere l'Italia, 'complice' un Canale di Sicilia poco mosso che evidentemente ha favorito le partenze dal nord Africa.

Dall'inizio dell'anno, sempre stime dell'Agenzia Onu, si arriva a oltre 43 mila persone salvate e oltre 1.150 scomparse o morte prima di raggiungere il continente europeo. Secondo quanto ricostruito dai superstiti, in tanti sono rimasti in acqua per molto tempo fino all'arrivo dei soccorritori che li hanno tratti in salvo. Le cifre dei flussi dimostrano, secondo l'Unhcr, come il salvataggio in mare "ora sia più cruciale che mai" e spingono l'Alto Commissario per i Rifugiati, Filippo Grandi, a esortare "ulteriori sforzi per salvare le persone lungo questa rotta pericolosa", ad elogiare la Guardia Costiera italiana e difendere l'operato delle ong, nel mirino delle polemiche negli ultimi giorni in Italia per presunte collusioni con i trafficanti. Polemiche che anche oggi non sono mancate.  

Ieri a tarda sera sono sbarcati nel porto di Pozzallo, nel ragusano, 407 migranti recuperati dal pattugliatore Fiorillo della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia. Tra di loro sette donne e 28 minori. Due le persone ricoverate in ospedale. Altri 300 immigrati sono arrivati oggi nello stesso porto siciliano, a bordo di una nave mercantile. Nel porto di Messina, invece, sono arrivate oggi 682 persone a bordo della nave militare spagnola Canarias. Tra loro diverse donne, alcune delle quali incinte. Ad accoglierli personale delle forze dell'ordine, della prefettura e associazioni di volontariato. Alcuni migranti saranno trasportati in centri di accoglienza fuori dalla Sicilia. Infine, è approdata stamani nel porto di Reggio Calabria la nave Acquarius di Sos Mediterrane' e e Medici Senza Frontiere con a bordo 731 migranti. Del gruppo fanno parte 87 donne e 116 minori, 80 dei quali non accompagnati; tra le donne 15 sono incinte. I controlli sanitari hanno rilevato la presenza di due casi di sospetta tubercolosi e 41 di scabbia, che sono stati trattati nelle tende di decontaminazione allestite sulla banchina del porto. Alcuni dei migranti inoltre presentano fratture e traumi di vario tipo provocati dai maltrattamenti cui sono stati sottoposti prima della partenza e durante il viaggio. Nel porto di Catania è arrivata anche la nave Fiorillo della Marina Militare con a bordo 541 migranti salvati durante sei operazioni di soccorso nel mare Mediterraneo. 

43.245 sbarcati nel 2017, +38% rispetto al 2016
Dopo il boom di sbarchi nel weekend (oltre seimila), salgono a 43.245 gli arrivi di migranti nel 2017, il 38,54% in più rispetto al 2016, che alla fine è risultato l'anno record con 181mila stranieri giunti via mare. Lo indicano i dati del Viminale. Nigeriani (5.216), bengalesi (4.645), guineani (4.206) e ivoriani (3.942) le nazionalità più rappresentate dei migranti arrivati quest'anno. Si contano anche 5.551 minori non accompagnati. I richiedenti asilo trasferiti in altri Paesi europei secondo il piano della relocation sono 5.415.