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MONDO

Il presidente Usa Biden: "Non c'era modo di evitare il caos"

Afghanistan: scontri e proteste, i talebani sparano. Di Maio al G7: "Coinvolgere G20 nella crisi"

G7: "Serve una risposta internazionale alla crisi". Di Maio: "Il piano dell'Italia è trasferire 2500 civili afghani". Il ministro degli Esteri russo Lavrov sarà in visita in Italia il 26-27 agosto e ha in programma colloqui col presidente del Consiglio Draghi, e con Di Maio. I talebani hanno aperto il fuoco ad Asadabad, e Jalalabad, sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in manifestazioni per il giorno dell'Indipendenza

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La crisi umanitaria in Afghanistan assume proporzioni sempre più drammatiche mentre le cancellerie di tutto il mondo sono al lavoro per mitigare il caos che regna nel Paese. Checkpoint talebani sono sulla strada che porta all'aeroporto di Kabul, controlIato da soldati Usa, mentre jet armati americani stanno sorvolando la capitale per garantire la sicurezza delle operazioni di evacuazione dall'aeroporto.

I talebani hanno aperto il fuoco ad Asadabad, e Jalalabad, sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in manifestazioni per il giorno dell'Indipendenza: ci sono morti e feriti.

Intanto, mentre il Congresso Usa vuole indagare sulla ritirata delle truppe dall'Afghanistan, Biden si difende: non c'era modo di farlo "senza che ne seguisse il caos". L'Alto rappresentante Ue Borrell dice che è stata una "catastrofe" e polemizza con Biden, definendo "discutibile" la sua affermazione che la costruzione di uno Stato non è mai stata un obiettivo. "Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione", ha aggiunto. 

Blinken: "Con Nato accordo per evacuazione ordinata"
"Ho parlato con il segretario generale della Nato, Jans Stoltenberg, della preparazione del meeting virtuale del 30 agosto dei ministri degli Esteri della Nato sull'Afghanistan. Abbiamo anche sottolineato l'importanza di un coordinamento costante per un'evacuazione sicura e ordinata di partner alleati e afgani". Lo scrive su Twitter il segretario di Stato Usa Antony Blinken.

G7 straordinario dei ministri degli Esteri per affrontare l'emergenza
I ministri degli Esteri del G7 "hanno convenuto che i talebani devono assicurare che l'Afghanistan non diventi un rifugio per minacce terroristiche alla sicurezza internazionale". Lo si legge nel comunicato diffuso dalla presidenza britannica del summit. 

"I talebani devono garantire la sicurezza di chi intende lasciare l'Afghanistan dopo la loro presa di Kabul". I sette si impegnano a lavorare con altri "partner" internazionali per sostenere "una soluzione politica inclusiva" per il futuro dell'Afghanistan, non senza invocare la fine delle violenze e il rispetto dei diritti umani, inclusi quelli "delle donne, dei bambini, delle minoranze".

G7: "Serve risposta internazionale a crisi"
I ministri degli Esteri del G7 affermano che "la crisi in Afghanistan richiede una risposta internazionale che comprenda un intenso impegno sulle questioni critiche affrontate dall'Afghanistan e dalla regione: con gli afghani più colpiti, le parti in conflitto, il Consiglio di Sicurezza Onu, il G20, i donatori internazionali e con i vicini regionali dell'Afghanistan".

G7: "Massimo impegno evacuazioni, sia consentito passaggio sicuro"
"Il G7 sta continuando a fare tutto il possibile per evacuare le persone vulnerabili dall'aeroporto di Kabul e invita tutte le parti a continuare a facilitarlo. I ministri del G7 hanno chiesto ai talebani di garantire il passaggio sicuro ai cittadini stranieri e afghani che vogliono partire", "hanno anche discusso dell'importanza di una stretta ed efficace cooperazione tra loro per consentire l'evacuazione". È quanto si legge nella dichiarazione diffusa dal ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, dopo la riunione del G7.

Erdogan: "Pronti a incontrare talebani, 'l'obiettivo è la stabilità del paese"
"Il nostro obiettivo è prima di tutto la stabilità e la sicurezza" dell'Afghanistan, e, "se ce ne sarà bisogno, incontreremo il governo formato dai talebani". Lo ha detto stasera il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in un discorso alla nazione dopo una riunione del suo gabinetto.

"L'Europa non può evitare questo problema" dei migranti dall'Afghanistan "chiudendo i suoi confini per garantire la propria sicurezza. La Turchia non ha l'obbligo di essere il deposito dell'europa per i rifugiati", ha aggiunto Erdogan.

Colloquio telefonico di Draghi con Macron e Putin
Nel quadro dei contatti internazionali in corso sulla crisi in Afghanistan, il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto stamattina una conversazione telefonica con il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron. Nel corso del colloquio sono state discusse le diverse implicazioni della crisi afghana, comprese la gestione del fenomeno migratorio e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali nel Paese. Sono stati inoltre discussi gli indirizzi che potranno informare l'azione della Comunità internazionale nei diversi contesti, quali G7 e G20, a favore della stabilità dell'Afghanistan.

Poi Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. "Le parti hanno sottolineato l'importanza di prevenire una catastrofe umanitaria e di garantire la sicurezza degli afghani. Hanno anche sottolineato la necessità di continuare a combattere la diffusione dell'ideologia del terrorismo e la minaccia del traffico di droga provenienti dall'Afghanistan".

Il Presidente russo e il Presidente del Consiglio italiano si sono espressi in favore del "consolidamento degli sforzi internazionali, in particolare nel quadro del G20 che l'Italia presiede, per contribuire a stabilire la pace e la stabilità in Afghanistan".

Di Maio: "Riunione ad hoc G20, coinvolgere Russia, Cina e Turchia"
Domani alle 14 il ministro Di Maio parteciperà alla riunione straordinaria dei ministri degli Esteri della Nato. All'ordine del giorno la situazione in Afghanistan.

Intanto ai colleghi riuniti per il G7 straordinario ha detto: "È fondamentale mantenere uno stretto  coordinamento tra alleati per impostare una strategia condivisa nei  confronti della nuova situazione a Kabul. L'Italia, in qualità di  Presidente del G20 e Paese in stretto coordinamento con il G7, ha in  programma di convocare una riunione ad hoc a livello di leader per  promuovere una discussione approfondita tra i membri sull'Afghanistan. Questa fornirà l'opportunità di ampliare il sostegno a un approccio  comune". 

"Il format del G20 ci consentirà di coordinare la nostra posizione con altri importanti partner: Russia, Cina e Turchia", ha aggiunto il  titolare della Farnesina.

Usa: 6.000 persone pronte a partire da aeroporto Kabul
Gli Stati Uniti hanno aumentato il personale consolare all'aeroporto di Kabul per accelerare l'evacuazione dei civili dall'Afghanistan tanto che ci sarebbero 6mila persone già pronte a salire sugli aerei. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato, Ned Price, nel corso di una conferenza stampa.

"Siamo consapevoli della congestione intorno all'aeroporto. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Dipartimento della Difesa per facilitare l'accesso sicuro e ordinato per il disbrigo delle pratiche consolari nel complesso aeroportuale", ha aggiunto Price.

"Ci aspettiamo che stasera partano 20 voli" dall'aeroporto di Kabul. Ha detto ancora Price, confermando di aver aumentato il personale per il disbrigo delle pratiche consolari. "Il nostro obiettivo è di massimalizzare" l'operazione di evacuazione, ha aggiunto.

Di Maio: "Dobbiamo giudicare talebani da azioni, non parole"
"È importante agire in maniera coordinata nei confronti dei talebani. Dobbiamo giudicarli dalle loro azioni, non dalle loro parole. Abbiamo a disposizione qualche leva, sia pur limitata, su di loro come l'isolamento dalla comunità internazionale e la prosecuzione dell'assistenza allo sviluppo fornita finora. Dobbiamo mantenere una posizione ferma sul rispetto dei diritti umani e delle libertà, e trasmettere messaggi chiari tutti insieme", ha detto Di Maio al G7 Esteri.

"Il piano dell'Italia è trasferire 2500 civili afghani". "Primo contributo 250.000 euro a Unhcr"
"Con gli ultimi voli atterrati a Roma sono già arrivati in Italia più di 500 afghani, tra ex collaboratori e famiglie. Il nostro piano è trasferire in Italia circa 2500 afghani che hanno collaborato negli anni con le Istituzioni italiane" ha annunciato Di Maio al G7 Esteri.

Abbiamo già erogato all'Unhcr il  primo contributo di 250.000 euro per far fronte all'emergenza umanitaria", ha detto, il ministro degli Esteri. 

Afghanistan: spari dei talebani ad Asadabad e Jalalabad: vittime
Sono almeno quattro i morti ad Asadabad - nell'est dell'Afghanistan, vicino al confine con il Pakistan - dove i talebani hanno sparato questa mattina contro la gente durante le celebrazioni annuali dell'indipendenza del Paese. Lo riporta il quotidiano online The National. 

"Centinaia di persone sono uscite in strada", ha riferito da Asadabad il testimone di Reuters, Mohammed Salim, "diverse persone sono rimaste uccise e ferite nella calca e negli spari da parte dei talebani".

Almeno due persone, un uomo e un ragazzo, sono rimaste ferite oggi a Jalalabad (est dell'Afghanistan) quando i talebani hanno sparato sulla folla che sventolava la bandiera nazionale in occasione delle celebrazioni dell'indipendenza del Paese. Lo riporta Al Jazeera, riferendo inoltre che a Khost (sud) i fondamentalisti hanno imposto il coprifuoco per impedire alla popolazione di protestare contro di loro. 

Il 19 agosto, l'Afghanistan celebra la sua indipendenza del 1919 dal controllo britannico.

Ieri, i talebani avevano già aperto il fuoco sui manifestanti che sventolavano il tricolore a Jalalabad, uccidendo tre persone. Il vice presidente Amrullah Saleh, che sta cercando di mettere in piedi un'opposizione ai talebani, ha espresso sostegno ai manifestanti col tricolore nazionale

Finora evacuate oltre 8.500 persone da Kabul
Oltre 8.500 persone sono state evacuate dall'Afghanistan attraverso l'aeroporto di Kabul da domenica scorsa, giorno in cui i talebani hanno preso il controllo del Paese: lo riporta la Bbc sul suo sito.   Finora, gli Stati Uniti hanno trasportato il maggior numero di persone: oltre 5.200, di cui 2.000 nelle ultime 24 ore.Seguono il Regno Unito con 1.200 persone (inclusi cittadini afghani) e la Germania con 900 persone (inclusi 100 afghani).

12 i morti all'aeroporto nella calca da domenica
Sono 12 le persone che sono morte all'aeroporto di Kabul da domenica, quando lo scalo è stato preso d'assalto da afgani e stranieri terrorizzati per l'entrata dei talebani nella capitale. Lo hanno riferito a Skynews sia i talebani che fonti Nato.  Migliaia di persone stanno ancora cercando di fuggire dall'Afghanistan attraverso l'aeroporto Hamid Karzai, ma i talebani continuano a lanciare appelli agli afgani affinché tornino nelle loro case. 

Bambini oltre il filo spinato
E' l'ultima, estrema, speranza di assicurare un futuro ai figli, fuori dall'Afghanistan dei nuovi talebani: all'aeroporto di Kabul, madri disperate consegnano i loro bambini nelle mani di soldati stranieri con la preghiera di portarli in salvo, lontano da lì, dove il dolore della separazione fa meno paura della vendetta dei miliziani islamici tornati al potere. 

Migliaia di persone in fuga si accalcano sotto la minaccia dei talebani, mostrano piccoli fagotti umani passati di mano in mano e sollevati di peso oltre il muro di cinta da militari britannici, che a loro volta aiutano a tirare su anche alcune donne, mentre la folla preme, sventolando documenti e visti, cercando di assicurarsi un salvacondotto e un accesso agli aerei salvavita. Ma il segretario alla difesa britannico, Ben Wallace, ha detto che nessun minore non accompagnato sarà portato fuori dall'Afghanistan. Per nessuno al momento c'è garanzia di riuscire a fuggire.

La disperata fuga da Kabul di una coppia Usa
Una coppia di afghani-americani ha documentato alcuni dei momenti disperati in cui sono rimasti intrappolati nella capitale. I due, marito e moglie che vivono nell'area di Washington, si erano recati nel loro paese di origine per un matrimonio. Dopo la presa della capitale hanno cercato di uscire dal paese e dopo diversi tentativi, vestiti con abiti tradizionali, sono riusciti a superare i posti di blocco dei talebani.

L'uomo ha ripreso alcune scene che poi ha condiviso con il New York Times. Nel video si sente la donna, con indosso un foulard verde che le copre il capo, urlare terrorizzata, mentre i soldati Usa puntano le armi contro di lei attraverso il filo spinato, con pennacchi di fumo che si alzano verso il cielo. Nel caos generale lei continua a gridare senza sosta il nome di un contatto militare statunitense che le è stato dato per facilitare il passaggio attraverso la barricata, e quindi verso l'aeroporto. Ha raccontato di aver dovuto farsi strada attraverso una folla di afghani che tentavano disperatamente di essere evacuati. 

Fonti Palazzo Chigi: "L'Italia lavora a vertice G20 straordinario"
L'Italia, presidente di turno del G20, sta lavorando alla possibilità di convocare una riunione straordinaria dei leader delle 20 grandi potenze sull'Afghanistan. Lo confermano fonti di palazzo Chigi, precisando che è ancora prematuro parlare di date. Tuttavia il summit potrebbe tenersi già a settembre, prima del vertice dei leader del G20 in agenda per il 30 e il 31 ottobre.

Due giorni fa, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha indicato il G20 come sede naturale del dialogo sul futuro dell'Afghanistan: "il futuro per l'Italia è fatto di difesa dei diritti fondamentali, di difesa dei diritti delle donne, di protezione di tutti coloro che si sono esposti in questi anni nella difesa di questi diritti in Afghanistan - ha detto Draghi - questo deve essere perseguito in tutti i contesti possibili. Certamente in questa grande opera di collaborazione mondiale entreranno Stati come la Cina, la Russia, l'Arabia Saudita, la Turchia - ha aggiunto il premier - e tutti questi Stati sono membri del G20. Quindi il G20 offre naturalmente una sede dove poter avviare questa opera di collaborazione". "Quest'anno come presidenza del G20 noi siamo pienamente impegnati nel predisporre, nel costruire, una sede appropriata per questa collaborazione", aveva detto Draghi. 

Russia: Lavrov in Italia 26-27 agosto, vedrà Draghi e Di Maio
l ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sarà in visita in Italia il 26-27 agosto, Lo ha annunciato la portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, sottolineando che Lavrov ha in programma colloqui col presidente del Consiglio, Mario Draghi, e con l'omologo italiano, Luigi Di Maio.

"Si prevede di condurre un approfondito scambio di opinioni su questioni di attualità dell'agenda internazionale e regionale, compresa l'interazione nel formato G20 e altri formati internazionali, le relazioni con l'Ue e la Nato, la situazione in Ucraina, Afghanistan, Libia, Siria, la situazione nella regione del Mediterraneo", ha spiegato la portavoce. Lavrov con gli interlocutori italiani affronterà anche lo stato e le prospettive delle relazioni bilaterali in ambito politico, commerciale, economico, culturale e umanitario, ha aggiunto Zakharova.

Prima dell'Italia, il ministro russo si recherà a Budapest, il 24 agosto, e poi a Vienna, dal 25 al 26 agosto.

Il presidente Usa Biden: "Non c'era modo di evitare il caos"
Nella prima intervista tv, sulla Abc, dopo quanto accaduto il presidente americano continua a difendere la sua scelta,anche se per la prima volta ammette: "Non c'era modo di ritirare le truppe Usa dall'Afghanistan senza che ne seguisse il caos".

Joe Biden ha negato che i consiglieri militari gli abbiano detto di mantenere le truppe in Afghanistan e ha ribadito che lui le avrebbe ritirate anche anche senza il precedente accordo di Donald Trump con i talebani. 

I talebani devono decidere se vogliono essere riconosciuti dalla comunità internazionale,ha detto Joe Biden, affermando tuttavia di non pensare che abbiano cambiato le loro convinzioni fondamentali. "Credo che stiano attraversando una sorta di crisi esistenziale: vogliono essere riconosciuti dalla comunità internazionale come governo legittimo? Non sono sicuro che lo vogliano", ha spiegato, sottolineando che gli 'studenti' afghani sembrano più fedeli alle loro idee. 

I talebani devono confrontarsi con la sfida se sono in grado di provvedere agli afghani, ha detto Joe Biden in una intervista alla Abc, sollevando il problema del cibo, delle entrate per gestire l'economia, della capacità di tenere unita la società "cui dicono di tenere molto".  Il presidente ha ribadito che manterrà una pressione economica e diplomatica, senza l'uso di forza militare, per garantire i diritti delle donne.