Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/Antartide-la-nave-russa-si-libera-dal-ghiaccio-f46aace2-1fa7-44b3-91d9-3fd74bbd2b4d.html | rainews/live/ | true
MONDO

L'odissea della MV Akademik Shokalsky

Antartide, il ghiaccio molla la presa. Finalmente libera anche la nave russa

La banchisa si frattura e l'imbarcazione riesce a ripartire. Dopo più di due settimane si conclude l'emergenza al largo del continente di ghiaccio

Condividi
La MV Akademik Shokalsky
Antartide
I ghiacci hanno lasciato andare la MV Akademik Shokalsky. Dopo due settimane di prigionia al largo dell’Antartide, la banchisa ha iniziato a rompersi e la nave russa è riuscita a ripartire. Le operazioni di soccorso, iniziate il 24 dicembre, si possono considerare concluse.

Finalmente libera
A dare l’annuncio è stata l’Australian Maritime Safety Authority, che coordinava i soccorsi. Il capitano della MV Akademik Shokalsky, riferisce l’Amsa, ha comunicato che il ghiaccio che bloccava lo scafo si è fratturato. La nave russa, a bordo della quale dopo l’evacuazione dei passeggeri sono rimasti solo i 22 uomini dell’equipaggio, ha iniziato lentamente a muoversi e ha lasciato l’area dove si trovano le lastre più spesse. “Il capitano – scrive l’Amsa in una nota – ha ringraziato tutti quelli che hanno prestato assistenza alla nave e ha comunicato che sta facendo rotta verso Bluff, in Nuova Zelanda”.

Emergenza conclusa
Alcune ore prima si era liberata dalla morsa del ghiaccio anche la rompighiaccio cinese Snow Dragon, che si era trovata in difficoltà dopo aver raggiunto la zona per aiutare la MV Akademik Shokalsky. Dopo più di due settimane l’emergenza è dunque rientrata. L’Amsa ha quindi contattato la rompighiaccio statunitense Polar Star, che si stava dirigendo verso le due navi bloccate, informandola che il suo intervento non è più necessario.

Cinque navi coinvolte 
Complessivamente l’incidente della nave russa ha coinvolto altre quattro rompighiaccio. La francese L’Astrolabe, che ha dovuto rinunciare per l’eccessivo spessore del ghiaccio, la statunitense Polar Star, la cinese Snow Dragon e l’australiana Aurora Australis. A bordo di quest’ultima si trovano i 52 passeggeri evacuati dalla MV Akademik Shokalsky. Dopo aver fatto tappa nella base antartica australiana di Casey, dove l’imbarcazione deve consegnare dei rifornimenti, faranno rotta verso Hobart, in Tasmania. Il loro arrivo è previsto intorno a metà gennaio.