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POLITICA

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Banche, Renzi torna alla carica: "Chi ha sbagliato paghi, il Pd non si fermerà"

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"Ora che la polemica sul rinnovo del Governatore si è placata, spero sia finalmente chiaro a tutti il senso della posizione del Pd sulle banche. Perché noi su questa partita facciamo sul serio, senza incertezze, fino in fondo. Non accetteremo che la verità su questa pagina sia scritta dalle fake news. Il nostro PD non ha scheletri nell'armadio: siamo talmente liberi che vogliamo la verità. Solo la verità". Matteo Renzi torna alla carica, su facebook, sulle responsabilità nelle crisi bancarie.
"Noi diciamo che troppe cose non hanno funzionato- continua il segretario del Pd- e già ieri nell'audizione di Banca d'Italia e Consob a proposito delle popolari venete, è emerso con chiarezza che il sistema tecnico di vigilanza e controlli non sempre è stato all'altezza. I manager e i banchieri che hanno sbagliato devono pagare, principio sacrosanto. Ma se vogliamo che qualcosa cambi davvero, le alte burocrazie di questo Paese devono smettere di buttare la croce addosso ai politici di turno e assumersi anche loro le proprie responsabilità".

"Non ci fermeremo, chi ha sbagliato paghi"
"I posti di lavoro sarebbero stati di pù se le banche avessero lavorato meglio. E invece qualcosa non ha funzionato" aggiunge Renzi nella sua Enews. "Chi ha sbagliato, paghi: non è populismo, è giustizia. Sono certo che i lavori di questa Commissione di Inchiesta saranno molto utili. Per il passato e per il futuro. Ora che è chiaro che non stiamo facendo la battaglia per una poltrona, ci sarà qualcuno tra i grandi commentatori scandalizzati dalla nostra mozione di due settimane fa che prenderà sul serio il tentativo del PD di fare chiarezza su tutto il tema bancario? Sia chiaro: su questa cosa, nessuno di noi intende fermarsi. Facciamo chiarezza, amici, ce lo chiede il buon senso", conclude Renzi.