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POLITICA

Bcc e sofferenze bancarie

Banche in difficoltà. Nessun rimborso nel maxidecreto in Cdm

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Si è concluso, nella tarda serata di mercoledì, il Consiglio dei Ministri che ha approvato "il ddl di riforma del diritto fallimentare" che giovedì "i ministri Guidi e Orlandi illustreranno. Non ci sarà Padoan impegnato" a Bruxelles. Così il premier Matteo Renzi al termine del Cdm sulle banche. 

"Ci auguriamo" che la riforma delle banche popolari "sia recepita nel modo più intelligente e innovativo possibile dai singoli soggetti delle banche popolari. Spero possano rapidamente fondersi, unirsi, aggregarsi, nel rispetto della loro autonomia" perché, ha sottolineato Renzi, "l'Italia ha bisogno di banche un pochino più grandi".

Presentando poi il decreto sulle banche, entrando in alcuni dettagli Renzi ha aggiunto che "le vendite all'asta saranno per tutto il 2016 esenti dall'imposta di registro" Un provvedimento che "vale più di 200 milioni ed è un messaggio per semplificare la questione dei crediti incagliati". La riforma delle Bcc indica che ci sia "un gruppo che ha come minimo 1 miliardo di patrimonio. Ragionevolmente ci sarà un gruppo, che costituirà un grande ombrello di salvataggio e di coesione per tutte le Bcc che decideranno di stare dentro. Il modello delle Bcc rimane ma devono stare dentro un sistema che avrà maggiore forza e solidità".

Così la riforma delle Bcc prevede "un meccanismo" per il quale chi vorrà uscire dal sistema potrà farlo ma "a condizione che abbia almeno 200 milioni di riserve, non che la piccola banchetta può andarsene e via. E dovrà corrispondere all'erario una cifra del 20% di queste riserve" ha aggiunto il premier.

Dal canto suo il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan ha specificato che le Bcc che attualmente hanno riserve per 200 milioni "sono una decina più o meno. Non significa che tutte devono uscire, ma hanno la possibilità di farlo" o trasformarsi in Spa e in ogni caso "ci sono 18 mesi dall'approvazione della misura" per fare la scelta,"un tempo sufficiente per aumentare la soglia, non si congela nulla ad oggi".

"Il sistema italiano è solido, ha ricordato Renzi, non è il più preoccupante del mondo, sono molto più preoccupato per banche di altri paesi anche più solidi dell'Italia anche perchè una crisi del sistema bancario, ad esempio, in Germania ha certo effetti anche da noi"e poi ha spiegato che nel decreto "nessuna misura è risolutiva ma sono ulteriori tasselli di consolidamento del mosaico del sistema bancario".

Sugli indennizzi, il Premier ha precisato che "per i rimborsi alle persone che verranno riconosciute come truffate dall'arbitrato, non c'è bisogno di un decreto legge, si tratta di aspettare il dpcm e il decreto ministeriale che sono sostanzialmente pronti e saranno presentati nei prossimi giorni" sottolineando che "abbiamo avuto l'ipotesi di poter modificare la legge di stabilità con decreto legge ma ci sembrava una ipotesi arzigogolata. Non c'è stato nessun slittamento o rinvio" ma la scelta "di non modificare leggi che sono già attive".

Il presidente del Consiglio ha infine annunciato la promozione del questore di Milano Luigi Savina a nuovo vice capo della Polizia di Stato.